ROMA – Potrebbe arrivare a stretto giro un alleggerimento fiscale sui carburanti per contrastare il caro-pieno e le fiammate dei prezzi di benzina e gasolio. L'intervento sull'accisa, previsto dalla finanziaria 2008, potrebbe scattare entro fine mese e tradursi – secondo quanto l'ANSA e' in grado di riferire – in un calo di 1-2 centesimi di euro al litro. Il Governo e' al lavoro per ''intervenire'', spiega Umberto Carpi consigliere per l'Energia del Ministro Bersani, e dare ''un segnale di principio''.
''Stiamo lavorando e ci sono costanti contatti in corso tra il ministero dell'Economia e quello dello Sviluppo Economico. Stiamo facendo i conti'' spiega Carpi confermando che ''il decreto attuativo'' potrebbe essere varato entro la prossima settimana. ''Si sta lavorando per applicare il meccanismo previsto dalla Finanziaria'', prosegue il consigliere di Bersani ribadendo che si tratta di dare ''un segnale di principio'': le possibili ricadute infatti si aggirano in un alleggerimento tra 1 e 2 centesimi al litro. In questa fase – spiega – si devono prendere a riferimento ''solo i primi due mesi dell'anno'', applicando il meccanismo previsto dalla manovra in materia di scostamento delle medie del petrolio dal valore indicato nel Dpef.
La norma prevista nella Finanziaria prevede la possibilita' di un decreto trimestrale del Ministero dell'Economia di concerto con quello dello Sviluppo Economico, che puo' abbassare le accise sui prodotti energetici usati come carburante o combustibili da riscaldamento per compensare l'extra gettito Iva derivante dalle variazioni di prezzo internazionale del petrolio greggio. In particolare la legge di bilancio prevede la possibilita' di intervento nel caso in cui le quotazioni del petrolio aumentino in maniera pari, o superiore – in media del trimestre – a due punti percentuali rispetto al valore di riferimento indicato nel Dpef (71 dollari al barile).
Il provvedimento – prevede la stessa Finanziaria – potra' essere adottato per la prima volta entro il 28 febbraio prossimo. L'intervento dovrebbe cosi' arrivare – conferma Carpi – per la prossima settimana. Alla base della 'sterilizzazione' dell'Iva che potrebbe adottare l'esecutivo c'e' il meccanismo di formazione dei prezzi al consumo dei carburanti che vede il gettito di tale voce aumentare all'aumento della materia prima. Il prezzo finale alla 'pompa' e' dato infatti dalla somma tra il prezzo industriale e l'accisa su cui si applica l'Iva al 20%.
Aumentando i prezzi industriali (quelli cioe' direttamente legati alle quotazioni internazionali) aumenta cosi' anche la componente legata all'Iva. La scelta di calmierare questo meccanismo con interventi sull'accisa che fa cosi' da 'cuscinetto' all'aumento dei prezzi industriali nasce anche dall'impossibilita' di intervenire direttamente sull'Iva, regolata dalle norme Ue.(ANSA)