De Gregori: la magia di una serata in Versiliana

Una serata all’insegna dei ricordi quella che  venerdì 20 giugno Francesco De Gregori e la sua strepitosa band ci hanno regalato al  Teatro della Versiliana. Un pubblico composto e sognante si è lasciato trasportare da nostalgie ed emozioni che lo hanno riportato ad una più o meno lontana gioventù.

Oltre due ore di concerto, un repertorio di canzoni ‘storiche’ da Alice a Titanic, da Adelante! Adelante! a Buonanotte fiorellino, fino a Il bandito e il campione, scritta per lui dal fratello Luigi, anche lui musicista. Qualcuno dal fondo grida " Vai…

…Francesco! Sei meglio di Vasco Rossi!’ segno che la musica d’autore non muore mai e che i cantautori veri, quelli che lasceranno un segno indelebile nella storia della musica italiana, non hanno bisogno di riempire stadi o arene per farsi conoscere e apprezzare.

Fra il pubblico si intravede un silenzioso, ma attentissimo Zucchero, venuto a godere questa bella serata in compagnia di alcuni amici.

Lo spettacolo procede senza interruzioni, qualche breve e sporadico commento lasciato dal cantautore tra una canzone e l’altra ci fa capire che De Gregori non ama dilungarsi in chiacchiere e battute, lui suona e canta, è nato per questo e bisogna ammettere che lo sa fare veramente bene.

La mezzanotte è vicina e il concerto sembra ormai giungere al termine, i musicisti posano gli strumenti, De Gregori appoggia la chitarra ai piedi dell’asta del microfono e tutti, lentamente, abbandonano il palcoscenico. Ma nessuno osa andarsene, le luci restano spente, un coro unanime si alza dalla platea in penombra: ‘Francesco! Francesco! Francesco!’.

Come per magia, il pubblico con il fiato sospeso, il teatro ancora completamente avvolto nell’oscurità, ecco dal pianoforte levarsi le prime note de La donna cannone e un boato di approvazione vuole dire ‘ecco, aspettavamo proprio questa!’.

Ce la cantiamo tutti a squarciagola, quasi con le lacrime agli occhi per l’emozione; poi con Viva l’Italia il concerto giunge veramente al termine e ci lascia con la voglia di poterlo rivivere, un giorno, come in questa magica notte di inizio estate.

 

 Stefania Bernacchia

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