50 mila metri quadrati di parco pubblico con giochi e attrazioni per i bambini tra il porto turistico e i centri abitativi dei viali di Marina di Carrara e Partaccia. E’ uno dei punti principali del progetto per il porto turistico alla foce del Lavello presentato da Società Nautiche Apuane – uno dei sei in lizza – presentato ai giovani imprenditori durante l’incontro promosso da Cna Nautica (info su www.cna-ms.it). Svelato solo in parte in questi mesi nella fase di presentazione..
dei progetti, il “Porto Marina dei Marmi” – questo il nome del progetto – “punta a rispondere alle esigenze lavorative, estetiche e ambientali del territorio; a tutelare le sue caratteristiche offrendo un progetto di enormi potenzialità con un impatto minimo e senza snaturare quello che è oggi il territorio”.
Un investimento da circa 200 milioni di euro – del consorzio fanno parte, tra gli altri, il Consorzio Toscana Cooperativa, Condotte Immobiliare, Cala dei Medici e naturalmente la Società Nautiche Apuane – per lanciare finalmente alla filiera della nautica apuana, ma anche versiliese, la volata finale per la realizzazione di uno dei principali poli della cantieristica italiana. Manca solo lo sbocco al mare come più volte, nell’ultimo decennio, la Cna Provinciale, e il suo Presidente, Dino Sodini,avevano più volte sottolineato. “Il territorio ha compreso la necessità di questa infrastruttura – commenta il numero uno degli artigiani Sodini – ora si tratta di velocizzare un iter che non sarà breve, ne tanto meno facile. Da parte nostra abbiamo condotto una vera e propria battaglia, a volte anche aspra, per far capire ai cittadini e al mondo politico, la vitale importanza del porto turistico. Sono i tempi di realizzazione a preoccuparmi adesso, tempi che devono essere accelerati perché sul territorio ci sono aziende che ancora aspettano risposte. Penso al travel-lift: non possiamo pensare di andare avanti senza dotarci di questo strumento all’interno del porto commerciale. E’ una risposta obbligata che dobbiamo dare tutti insieme”.
900 posti barca da progetto per ospitare piccole imbarcazioni (a partire da 8 metri) fino alle rolls royce del mare lunghe (fino a 70 metri); un dry stock (porto a secco) per le barche più piccole (o nautica sociale) e la divisione naturale con il Lavello in due darsene: una con apertura verso Massa, l’altra verso Carrara. “Dal momento del via libera – spiega Carlo Alberto Tongiani, Presidente Cna Nautica e Presidente nominato della Società Nautiche Apuana di cui fanno parte i principali cantieri aderenti a Cna Nautica che ha presentato il progetto ai giovani imprenditori – ci vorranno all’incirca tre anni per realizzarlo. Dovrebbe essere ultimato nel 2015. Intoppo permettendo e se sarà il nostro progetto ad essere scelto”. Scelte che saranno fatte a parte, l’incontro con i giovani imprenditori non ha voluto solo essere un momento per presentare un’infrastrutturale fondamentale per il rilancio del territorio, ma per parlare delle opportunità di business e professionali che ne scaturiranno. “Uno studio dell’Università di Genova, uno dei più autorevoli al riguardo – spiega ancora Tongiani – ha messo in luce un dato importantissimo: la dove c’è un porto turistico, per ogni imbarcazione si creano 4 posti di lavoro. Abbiamo stimato in base ai posti barca: circa 3500 nuovi posti di lavoro. Creati non solo direttamente, e quindi legati alla cantieristica, ma a tutto tondo. Serviranno sportelli bancari e negozi come manualità specializzate”. L’altro vantaggio è quello degli equipaggi. Sono circa 500 i capitani di navinella sola Versilia al comando di yacht e di navi. “L’equipaggio gioca un ruolo strategico di non poco conto. I capitani hanno interesse a restare vicino a casa, e l’armatore si fida di chi gestisce le barche. Abbiamo un altro punto a favore in questo senso”. Ma i punti a favore sono anche di natura geografica. “Ci troviamo davanti alla Corsica, Sardegna, all’Elba in una rotta molto ambita sulMediterraneo e del Tirreno – analizza ancora Tongiani – e a poche ore dal Nord Italia. Questo è un punto di non poco conto”. L’altro punto è l’entroterra – come lo definisce Tongiani: “Vantaggi che possono permetterci di pensare ad un polo della nautica che parta dalla progettazione per arrivare alrefitting, la manutenzione ordinaria. Sul territorio sono già presenti tutte queste realtà e il porto turistico non potrà che aumentare domanda ed offerta. Non vedo punti a sfavore. Al contrario: ci sarà un parco verde e non i cantieri, come per esempio Viareggio, nelle vicinanza del porto turistico. I cantieri resteranno nella Zona Industriale Apuana e non invaderanno la visuale. Abbiamo messo nel progetto anche una diga frangiflutti per evitare impedimenti visivi. Il porto turistico dovrà essere un’opera bella anche da guardare, e non solo utile. Uno show room a cielo aperto”. E su chi, in questi mesi aveva tentato di arenare il progetto – i campeggiatori – parlando di erosione ed impatto ambientale devastante precisa: “Sono contento che anche i campeggiatori, che in questi mesi hanno provato ad ostacolare il progetto, ne abbiamo presentato uno anche loro: è segno che hanno capito dell’importanza di questa infrastruttura che non porterà benefici solo alla nautica in se per se, ma a tutto, davvero tutto, il territorio e i suoi abitanti”.