E a lui va il plauso più grande per aver raccolto sotto lo stesso cielo personaggi del mondo dello sport e soprattutto dello spettacolo nazionale e internazionale, del calibro di Pino Daniele, che ha aperto il concerto, presentato dal Carlo Conti nazionale, per passare alla musica di Antonello Venditti, a quella di Irene Fornaciari e dei ragazzi di X-Factor con in prima fila Matteo Becucci, livornese e vincitore dell’edizione 2009. A Viareggio non poteva mancare neppure l’artista locale Dino Mancino; Karima ha interpretato la canzone-tributo al compianto Michael Jackson dall’esplicativo titolo “You are not alone” e poi ancora Mario Biondi con la sua voce calda, Malika Ayane, Irene Grandi-interprete inedita di “Preghiera” di Mia Martini- e Alexia, lo scricciolo dalla voce portentosa, che in Versilia, come molti sul palco adorno di girasoli , ha mosso i primi passi verso una carriera importante e che con la sua verve ha anim ato la serata. Una serata fatta anche di commozione vera; fatta di nomi e foto ma soprattutto di ringraziamenti, a chi in soli 19 giorni ha reso possibile tutto ciò: da parte del sindaco della città, nella sua solita emozione composta Luca Lunardini, da Mimmo D’Alessandro, organizzatore della serata, dal cantante Pupo che ha consegnato alla viareggina d.o.c. Stefania Sandrelli, sul palco con il C.T. Marcello Lippi, un assegno del valore di diecimila euro da parte della Nazionale Cantanti di cui è presidente, da aggiungere al ricavato. Una serata fatta di emozione e commozione che colpisce a tradimento, come quella inaspettata scaturita –nuda&cruda- dall’ilarità dello sketch di “Mario il Bagnino” (Giorgio Panariello) che lassù saluta “tutti gli amici che sono stati a trovarlo al Bagno Maria di Forte dei Marmi e che purtroppo non torneranno più” o quella che tradisce la voce del tenore di casa, Andrea Bocelli, accompagnato dal flauto di Andrea Griminelli e dalle note del Maestro Carlo Bernini. Ma anche di quella del grandioso Solomon Burke nel ritmo di “Everybody needs somebody” o non per ultima, quella nata dalle magiche corde della chitarra di Jeff Beck, prima in un assolo sulle note del “Nessun dorma” del versiliese Puccini e poi a chiudere con Zucchero e Sting in “Every breath you take”. Quello stesso Sting che ha gli occhi lucidi quando interpreta, da solo, la precarietà di noi tutti, li sotto, con il fiato sospeso per l’emozione forte e i cuori appesi a una speranza di rinascita, e con Zucchero che chiude con il suo “Miserere” un concerto così irripetibile, ci auguriamo che altrettanto lo sia il motivo per il quale è stato allestito. “Che Dio Vi benedica, tutti, grazie“ conclude Fornaciari. Che Dio benedica la città di Viareggio… per sempre.