Traffico in tilt: automobilisti in coda nella speranza di fare il pieno. Ma il gasolio è finito.
Intanto gli scaffali dei supermercati si stanno svuotando. Tra i versiliesi si è diffuso il panico. Code e intasamenti si registrano a tutti i distributori per dare la caccia all'ultima goccia di benzina. La commissione di garanzia per gli scioperi ha chiesto oggi la precettazione degli autotrasportatori, impegnati da ieri in uno sciopero con modalità che il premier Romano Prodi ha definito riprovevoli e che rischiano di bloccare il totale approvvigionamento di carburante e di prodotti alimentari.
"Nei confronti degli autotrasporti che non assicurano le forniture indispensabili, violando altresì l'obbligo di non predisporre blocchi stradali, il presidente della Commissione ha chiesto al ministro dei Trasporti l'avvio delle procedure" per la precettazione, si legge in una nota del Garante.
Prodi ha detto oggi che le modalità della protesta in corso, che prevede anche diversi blocchi sulle strade, " trovano la mia completa riprovazione".
"Non sono questi i modi con cui si affrontano questi temi", ha detto il premier a Palazzo Chigi.
Le associazioni di categoria del trasporto su gomma hanno incontrato oggi i rappresentanti del governo a Palazzo Chigi per chiedere nuove regole del settore e iniziative per contenere il prezzo del gasolio, anche se buona parte delle sigle sindacali ha già abbandonato il tavolo delle trattative, secondo quanto riferito dal ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi.
"Non possiamo accettare di proseguire il dialogo con chi sta assumendo comportamenti di questo genere. Non possiamo accettare forzature", ha detto il ministro ai giornalisti. Le sigle che hanno lasciato il tavolo sono quelle che rappresentano i cosiddetti "padroncini", ossia i proprietari dei camion, che a loro volta rappresentano la stragrande maggioranza di chi sciopera, mentre continuano a trattare le sigle Anita, Fedit e Lega cooperative.
"E' incredibile, incomprensibile e irresponsabile che un governo, di fronte alla protesta compatta di migliaia di lavoratori pronti a stare sulle strade per giorni, pensi di poter rispondere con precettazioni e provvedimenti di forza", dice Franco Coppelli, presidente di Cna Fita, tra le sigle che hanno abbandonato l'incontro a palazzo Chigi.
"Il governo, attraverso il suo ministro dei Trasporti, si sta assumendo responsabilità pesantissime nei confronti del paese, spingendo l'autotrasporto, risorsa centrale ed eccezionale per il sistema paese, in un pericolosissimo vicolo cieco", ha concluso Coppelli.
Intanto il consiglio dei ministri ha approvato regolamento che "disciplina le modalità di erogazione delle risorse accantonate nel 'fondo per il proseguimento degli interventi a favore dell'autotrasporto delle merci e per lo sviluppo della logistica' allo scopo di agevolare il processo di riforma del settore e di supportare le imprese di autotrasporto".