di SUSANNA BENASSI
L'impatto emozionale di fronte a quest'opera è grande. Innanzitutto per le sue dimensioni: la tela misura 318×276 cm e occupa un' intera parete della sala che la ospita. Ritrae, all'interno di una delle sale del palazzo di Alcazar, l'Infanta Margherita (figlia maggiore della regina Marianna d'Austria e di Filippo IV di Spagna) con le sue dame di corte, una nana e un mastino. Nel dipinto sono presenti, inoltre, lo stesso Velazquez (autoritratto davanti al cavalletto mentre sorregge la tela su cui sta dipingendo la scena che stiamo osservando, il re e la regina, le cui immagini sono riflesse in uno specchio, che seguono con lo sguardo l'artista all'opera e altri personaggi. Pare una foto rubata: il momento immortalato in uno scatto. È un’immagine ‘in movimento’ e le sue notevoli dimensioni (dare il senso di uno spazio ampio è la caratteristica peculiare di Velazquez) unite alla prospettiva impressa dall'artista ci danno l'impressione, osservandola, di divenirne parte integrante, di trovarci vicino ai due sovrani che assistono dall’esterno alla creazione artistica, da spettatori silenziosi.
Las Meninas (Le damigelle d'onore) è uno dei capolavori di Diego Velazquez de Silva, artista affermato e apprezzato al suo tempo e molto vicino al re. Il dipinto, realizzato nel 1656, ha ispirato rivisitazioni illustri da parte di altri grandi nomi della storia dell’arte, come Pablo Picasso (che ne fece addirittura 58 versioni), Salvador Dali, Edouard Manet e Francisco Goya.Si trova esposto al Museo del Prado di Madrid.