Ancora un omaggio a un grande artista versiliese: il Comune di Pietrasanta, a due anni dal centenario della nascita, promuove una grande retrospettiva dedicata a Mario Marcucci. Nato a Viareggio nel 1920, da una famiglia di marinai, Marcucci ha mantenuto un personale linguaggio pittorico, nutrito da un vivace scambio con poeti, letterati ed artisti. Ha svolto la sua ricerca in più direzioni nell’ambito della figurazione e della pittura tonale. La mostra si svilupperà nel complesso di Sant’Agostino dal 22 marzo al 28 aprile. Si tratta di una retrospettiva di oltre cento opere (anni ’30-’60), tutte provenienti da collezioni private, selezionate con il concorso di amici, critici e storici dell’arte, in particolare da Manlio Cancogni, Zeno Birolli e Sandro Parmiggiani. La terra natale, lo sguardo rivolto alla pineta, al mare, alle barche, sono il cuore segreto che muove la pittura di Marcucci, in una ricerca attenta soprattutto al colore e alla luce. Quella luce particolare che più si avvicinava al vero; un colore che fu per lui una sorta di ossessione, sperimentato in una vastissima produzione di oli e acquerelli, utilizzando supporti di ogni tipo, spesso affidati alla casualità e a ciò che si trovava accanto nel momento in cui sceglieva di dipingere: una pagina di giornale, un foglio di quaderno, il rovescio di una cartolina, un pezzo di carta da pacchi. Un evento promosso in collaborazione con l’Associazione Amici di Mario Marcucci.