di SUSANNA BENASSI
Amore e Psiche è una favola di Apuleio scrittore e filosofo romano (125-170 circa). Amore (Eros, dio dell'amore e del desiderio) s' innamora di Psiche, bellissima mortale che gli uomini ammirano come una Venere. Senza mai mostrare il volto la conduce nel suo castello e trascorre con lei ore di passione. La ragazza, istigata dalle sorelle, una notte scruta di nascosto Eros innamorandosene a sua volta, ma viene scoperta ed è così costretta a superare una serie di prove per potersi ricongiungere a lui. In una di queste cade preda di un sonno profondo da cui Eros la risveglia e il lieto fine si compie. Canova, con quest'opera di struggente bellezza, rappresenta proprio il momento del "risveglio". L'artista noto per la sua capacità di plasmare una materia "dura" come il marmo tanto da renderla plastica, quasi viva, esprime qui tutto il suo talento. Amore e Psiche è un tripudio di grazia, sentimento e movimento visibili nelle forme dei corpi, nell’ atteggiamento e nell'espressione dei volti. Ma è anche la costruzione geometrica insolita a renderla dinamica, con l'avvitamento a spirale della struttura articolata su più piani, tanto che l'osservatore è costretto a girarle intorno per poterla ammirare nella sua interezza. È una scultura che emana sensualità e racconta l' emozione del ricongiungimento dei due amanti. Canova era un grande conoscitore dell'anatomia umana e un estimatore della bellezza femminile di cui riusciva a rappresentare grazia e carnalità attraverso la ricerca quasi ossessiva delle proporzioni e un' accurata rifinitura della superficie; il corpo di Psiche ne è l' esempio più eclatante. Chi ama l' arte non può che rimanere estasiato di fronte alla visione di un simile capolavoro che si trova custodito al Museo del Louvre di Parigi. L’artista ne realizzò una replica conservata nel Museo Hermitage di San Pietroburgo e un'ulteriore versione, in cui Amore e Psiche sono raffigurati in piedi, anch'essa esposta al Louvre.