Aveva 37 anni Fernando Campioni, il giovane pietrasantino morto per infarto mentre giocava una partitella con gli amici, giovedì sera alla Pergolaia di Forte dei Marmi. Un ragazzone semplice e tranquillo, Fernando, mai sopra le righe, mai propenso ad alzare la voce, ma conciliante e ben disposto nei confronti degli altri: una persona che sapeva farsi volere bene e con una grande passione, il calcio. ” Stavamo parlando, ridendo fra noi, quando l’ho visto accasciarsi: ho capito subito la gravità della situazione” è stato il primo commento, sconvolto, di uno dei ragazzi impegnati, insieme a Fernando, nella tradizionale partitella del giovedì. Conoscevo Fernando Campioni: abbiamo giocato alcune partite insieme, quelle sfide che si accompagnano alla risata, all’ironia, alla pizza che fa da cornice al dopo-serata. Di lui mi aveva colpito la calma, quel parlare sussurrato e anche un talento calcistico di fondo che lo rendeva qualitativamente una spanna migliore di tutti noi. Adesso verrà il tempo delle domande sullo stato di salute di Fernando, sul fatto se potesse giocare o meno, sull’esigenza, sottolineata giustamente in più occasioni da alcuni medici, di dotare gli impianti, tutti gli impianti, di un defibrillatore. Si verranno tutte le domande e la difficoltà nel trovare risposte. In questo istante, però sappiamo solamente che: un ragazzo di 37 anni è morto all’improvviso, sotto lo sguardo degli amici, mentre tirava due calci ad un pallone. Ed è difficile trovare altre parole. L.B.
Muore a 37 anni mentre gioca a calcetto con gli amici
