L’ARTE NEL MONDO: DA MUSA ISPIRATRICE AD ARTISTA AFFERMATA -SUZANNE VALADON

di Susanna BenassiSuzanne Valadon (Bessines-sur-Gartempe, 23 settembre 1867 – Parigi, 7 aprile 1938) ,vero nome,Marie-Clémentine Valadon, era figlia naturale di una vedova di umili origini..Suzanne dimostra fin da subito un carattere forte e indipendente, una bellezza fuori dal comune, nonché talento nell’arte del disegno.Passa da un mestiere all’altro, finché inizia a lavorare come acrobata in un circo, attività che dovrà abbandonare a causa di una brutta caduta da cavallo. Inizia così, giovanissima,a guadagnarsi da vivere, posando per numerosi pittori che a quel tempo popolavano il quartiere di Montmartre, in cui si era trasferita con la madre.Diventa la modella preferita, nonché l’amante di numerosi di questi, tra cui Manet, Gauguin,Degas, Renoir e Toulouse-Lautrec che s’innamorerà perdutamente di lei ,trasformandola in musa ispiratrice e compagna di vita.La frequentazione con i grandi artisti per cui posa, le permette di studiare ed apprendere le tecniche della pittura, e incoraggiata da Lautrec inizia a dipingere con il nome di Suzanne,suggerito dallo stesso per l’attinenza tra l’attività di modella della donna che si spogliava di fronte a pittori non più giovanissimi come Puvis de Chavanne e Renoir e il racconto biblico di “Susanna e i Vecchioni”.Nel 1896 sposa un facoltoso agente di cambio che lascia tredici anni dopo per il pittore André Utter di ventuno anni più giovane di lei con cui dividerà trenta anni della propria esistenza.Artista autodidatta Suzanne Valadon, riceve apprezzamenti dalla critica ed e’ la prima artista donna ad essere ammessa alla Société Nationale des Beaux-Arts, nel 1894.Partecipa al Salon des Indépendants nel 1912 e al Salon d’Automne nel 1919.Il suo stile e’ influenzato dal primitivismo di Gugain e contiene tratti dell’arte pittorica di Lautrec e Degas. Le sue rappresentazioni, caratterizzate da colori vivaci, hanno per oggetto nature morte, fiori e paesaggi, ma anche nudi. Foto: “Nudo con coperta a righe” (1922) – Suzanne Valadon

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