di GIULIA BERTOLI
Una parata di grandi nomi; Luca Zingaretti, Luca Barbareschi, Massimo Ranieri, Z Nancy Brilly, Giuseppe Pambieri. E ancora firme prestigiose come Ibse, Pinter, Goldoni. Tutti prossimi protagonisti del Teatro Comunale di Pietrasanta, stagione invernale 2013-2014. La città d'arte infatti, in quanto tale, decide di non rinnegarsi mai e propone un programma ben definito, all'insegna di cultura e spettacolo, presentato nei giorni scorsi nel municipio della Piccola Atene. Cartellone che è frutto della ollaborazione fra la Fondazione Toscana Spettacolo e la Fondazione La Versiliana, già varata la scorsa estate, e che rafforza una sinergia organizzativa e culturale.
Nell’ottica di una crescita esponenziale del pubblico e di un avvicinamento di nuovi spettatori allo spettacolo dal vivo, il cartellone risulta composto da sette titoli, in abbonamento e vendita libera – con tariffe ribassate rispetto ad un anno fa – che traducono la necessità di offrire una selezione fra le migliori proposte del panorama teatrale nazionale di quest'anno. Ma entriamo nel dettaglio; la stagione si apre – giovedì 7 novembre (ore 21, come per tutti gli spettacoli) – con il tema dell’autonomia della cultura nei confronti della politica.Ne LA TORRE D’AVORIO il britannico Ronald Harwood (autore di Servo di scena e Oscar per la sceneggiatura de Il pianista di Polansky) si chiede se l’Arte può considerarsi libera dai condizionamenti del Potere e sottolinea come continuare ad esibirsi sotto un regime dittatoriale sottintende l’appoggio al sistema. Interpreti di eccezione di questo spettacolo-rebus sono Luca Zingaretti (anche regista della pièce) e Massimo De Francovich, due attori ai massimi livelli del teatro (e non solo) italiano. A seguire, venerdì 22 novembre, ancora una coppia di protagonisti della scena e del cinema nostrano – Luca Barbareschi e Filippo Dini – per uno spettacolo campione di incassi nella passata stagione: IL DISCORSO DEL RE di David Seidler (diventato un successo mondiale grazie al film di Tom Hoope e alla magnifica interpretazione di Colin Firth). La versione teatrale, firmata dallo stesso Barbareschi, è “un inno alla voce e all’importanza delle parole”; parte dai fatti storici per addentrarsi nel dramma personale, scandagliando l’aspetto psicofisico della disarticolazione verbale per raccontare l’Impero inglese alle soglie del conflitto. Mercoledì 11 dicembre fa tappa a Pietrasanta il viaggio di Massimo Ranieri (mattatore della scena italiana) e Maurizio Scaparro (regista tra i più sensibili del nostro teatro) tra le poesie, le parole e le note del teatro di Raffaele Viviani. VIVIANI VARIETÀ è l’omaggio al teatro napoletano attraverso una galleria di ritratti in musica che il drammaturgo e musicista partenopeo di inizio Novecento ha disseminato nelle sue opere. La seconda parte della stagione inizia, venerdì 17 gennaio, con il capolavoro ibseniano, HEDDA GABLER diretto da Antonio Calenda. Interprete di questo personaggio femminile, tra i più difficili perché ricco di infinite sfumature, è Manuela Mandracchia, attrice di talento che ci restituisce Il ritratto di una donna moderna disegnata da Ibsen nel 1890: gelida e altera, consapevole del proprio fascino eppure fragile nella sua intima frustrazione, nella sua incapacità di vivere serenamente la propria femminilità, ossessionata dal successo e da una deleteria intransigenza.l regista Giuseppe Marini firma una trasposizione in chiave comica e brillante, a tratti burlona, di uno dei capolavori del teatro settecentesco italiano,LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni, in scena martedì 4 febbraio con una inedita Nancy Brilli alias Mirandolina. Uno spettacolo incentrato sull’amore come conflitto tra i sessi: quello maschile passionale, istintivo e schietto; quello femminile subdolo, privo di affetto ed esperto conoscitore della finzione per soddisfare i propri desideri di rivalsa. LA COSCIENZA DI ZENO (celebre romanzo di Italo Svevo, uno dei capolavori assoluti della letteratura europea del Novecento) è un viaggio nei labirinti della mente e del cuore, alla luce della nascente scienza della psicanalisi per il sorprendente e (auto)ironico diario di una vita. La rilettura per la scena a cura di Tullio Kezich (critico cinematografico ma anche uomo di teatro) è stata scelta da Maurizio Scaparro che ne ha fatto uno spettacolo intrigante e raffinato anche grazie alla bravura di Giuseppe Pambieri. Al Teatro Comunale lunedì 17 febbraio. Chiude la stagione, venerdì 14 marzo, un’altra “chicca” del teatro del secolo da poco passato, TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA di Natalia Ginzburg nella messinscena di Piero Maccarinelli per Chiara Francini, Emanuele Salce e Anita Bartolucci. Commedia del 1965 (scritta per Adriana Asti), divertente e leggera, almeno in apparenza, è incentrata sul rapporto tra Pietro, avvocato di famiglia borghese che ha ritenuto giunto il momento di sposarsi, e Giuliana, una giovane ragazza assai semplice e con alle spalle una vita un po’ sbandata. L’allegria di Giuliana si rivelerà l’elemento fondante del loro solido matrimonio.
Per Informazioni Fondazione La Versiliana : biglietteria 0584.265735-265733 e-mail info@laversilianafestival.it