di SUSANNA BENASSI
Leonardo da Vinci ( Leonardo di ser Piero da Vinci (Vinci, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) uomo di talento poliedrico ,figura di primo piano del Rinascinamento Italiano ha unito umanesimo e scienza, sentimento e razionalità. Pittore, scultore, musicista, architetto, ingegnere, anatomista, medico, inventore; il suo campo d'azione e la sua curiosità non avevano confini. Leonardo era un osservatore che credeva nell'analisi scientifica della realtà e il suo principale mezzo di esposizione di dati e riflessioni era il disegno, non come semplice trasposizione di forme concettualmente compiute, bensì, espressione grafica, dinamica di ragionamenti complessi in divenire. I numerosi disegni di Leonardo hanno assunto una grande importanza perché racchiudono analisi, interpretazioni e deduzioni. Il suo stile si adegua di volta in volta al soggetto di studio. Se nel bozzetto di un ritratto femminile il tratto è delicato e morbido, nelle tavole di studi anatomici assume le caratteristiche di essenzialità e rigore. La sua mente è capace di lasciarsi andare al sentimento e cogliere i tratti più sensibili dell'animo umano, quanto di assumere una visione estremamente analitica e razionale della realtà scevra da qualsiasi condizionamento emotivo.
Anche la tecnica utilizzata si adegua ai soggetti che vuole rappresentare. Nell'opera puramente "artistica" il segno della matita e' sfumato, quasi opalescente e inteso a imprimere un’atmora ‘sognante’ al soggetto ritratto. Luce e ombra emergono impercettibilmente dai contorni non ben delineati che come avvolti da una leggera nebbia dinamizzano l'intero. Nelle tavole scientifiche, invece, dove spesso usa l'inchiostro, le forme sono nette, precise come richiesto da una rappresentazione che deve riportare fedelmente la realtà osservata. Tutto questo è particolarmente evidente nella tavola dell' "Uomo Vitruviano" disegnata a matita e inchiostro, (1490), famosissima rappresentazione geometrica delle proporzioni ideali del corpo umano.
Il disegno dell'Uomo Vitruviano e' conservato nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia.