Il volo degli aeromodellini stressa il gregge. Non riescono più a pascolare tranquille le oltre mille pecore dei pastori residenti nella zona di Pioppogatto, a Massarosa, frazione nota per la presenza del campo volo per deltaplani e parapendii, dove l’intenso traffico di aeroplanini radiocomandati è diventato un vero e proprio incubo. Sono decine i modelli che “affollano” ogni giorno lo spazio aereo impegnati in rumorose acrobazie e voli radenti che hanno costretto i pastori a cambiare le abitudini dei greggi in quei prati che da sempre li ospitano. Una convivenza purtroppo incompatibile tra pastori e appassionati di modellismo già finita a centro di un paio di incontri tra Coldiretti (info su www.lucca.coldiretti.it),che ha sollecitato ed evidenziato la singolare problematica con l’obiettivo di ottenere una “no fly zone”, e l’Amministrazione Comunale di Massarosa che, di contro, ha assicurato soluzioni alternative in breve tempo. “La disponibilità immediata dell’amministrazione comunale e dell’Assessore Mariano Donati – spiega Coldiretti – è di buon auspicio per risolvere una questione molto delicata come quella della salute degli animali. Purtroppo l’attività di aeromodellismo è incompatibile con la pastorizia. Il traffico aereo a bassaquota innervosisce le pecore; lo stress ha ripercussioni anche sulla produzione di latte”.
Intanto, quasi in contemporanea, sull’area è stata emessa un’ordinanza provvisoria che vieta l’attività di aeromodellismo nel campo volo a Pioppogatto in prossimità di atterraggio e partenza dei velivoli. L’attività è stata limitata in seguito ad alcune segnalazioni di pericolo di collisione tra parapendii e deltaplani e i modellini in scala. “La presenza del campo volo – precisa Coldiretti – non ha mai posto problemi di convivenza poiché si tratta di tipologie di volo con altitudini ben diverse rispetto a quelle praticate dai modellini”. In attesa di una soluzione definitiva che accontenti tutti senza danneggiare nessuno l’alternativa più percorribile, proposta dall’amministrazione comunale, sembra essere quella dell’ampliamento delle zone di pascolo per garantire l’attività agricola. “Troveremo insieme una soluzione; – conclude Coldiretti – la limitazione prevista dall’ordinanza sta portando benefici anche ai greggi. La scadenza dei 120 giorni prevista dall’ordinanza deve essere uno stimolo a cercare una soluzione condivisa ed ottimale per tutti”.