LA PITTURA AUSTERA DI GIAMPAOLO GIOVANNETTI

di SUSANNA BENASSI L'arte non si spiega, si "sente". Si guarda con l'occhio, ma si percepisce  attraverso un processo involontario e astratto che spesso non siamo in grado di definire. Nell'osservare una tela scattano,immediate, associazioni a luoghi già visti, a parole già scritte, a sentimenti vissuti, ad immagini e atmosfere archiviate in qualche angolo buio della memoria, che stimolate da una forma,  richiamate da un colore s'impongono alla nostra attenzione,influenzando la costruzione di un "giudizio" del tutto intimo e personale.L'opera di Giampaolo Giovannetti, evoca, valori, colori e  alcuni tratti della pittura russa ,espressioni di un mondo rurale, semplice, ma fiero, povero,ma dignitoso. Il colore azzurro ,spesso presente che delinea figure minimali, in cui s'intravede l'inerzia metafisica tipica dell'icona,si accompagna a scenari di terre fredde e desolate nelle quali la presenza della volpe, creatura dei boschi, anima selvaggia, da apparente compagna di viaggio, s'impone sulla scena, come vera e forse, sola, protagonista. Una pittura  fortemente legata al territorio dell'Alta Versilia che racconta un mondo, quello dei cavatori e affonda le sue radici in una memoria lontana e presente,di fatiche e rinunce,  di vite sospinte in avanti, accompagnate da un muto presagio di "morte annunciata". Una terra di "confine" tra realtà e fantasia, dove l'immaginazione rappresenta una via di fuga, unico appiglio per continuare a vivere.

 

Intervista a Giampaolo Giovannetti

 

Nei suoi quadri la Volpe e' una presenza pressoché costante… Perché ?

Perché e' un animale a me molto familiare. Sono cresciuto in mezzo ai boschi dove e' molto presente  e ho sempre sentito una particolare attrazione nei suoi confronti. La volpe e'stata il soggetto di una delle mie prime opere "Fabiano:una notte vedendo le volpi giocare" e in seguito, "me la sono portata dietro".

Una volpe "pensata" al femminile? Perché ?

Sempre! …Perché  rappresenta un legame con la terra che produce frutti, quindi, simbolo della procreazione.

Che significato ha la croce impressa sulla veste della volpe?

E' un richiamo alla fede. Nella mia infanzia, vissuta a contatto con i cavatori, sono state diverse le volte in cui mi sono dovuto confrontare con la morte, tragica, con le grida strazianti delle vedove, il rito della visita al defunto. La croce, rappresenta  tutto questo e molto altro.

I soggetti umani, hanno sguardi persi nel vuoto…

Sono persone povere che rischiano la vita ogni giorno, ma dignitose nella loro rassegnazione. Hanno lo sguardo assente di chi conosce il proprio destino, ma la postura  eretta di chi affronta la vita con coraggio.

I suoi quadri richiamano la pittura russa, o sbaglio?

In un certo qual modo si… E' presente,forse, nella composita' formale, dovuta al rigore dei tratti quasi angolari e nel legame con l' ambiente contadino, rurale, rappresentato nel mio caso, dal territorio Apuano.

Chi e' Giampaolo Giovannetti?

Uno che ha dedicato tutta la vita alla pittura. Uno "di montagna", coerente, che ha pagato e paga sempre di persona. Uno che ama la vita, ma che si porta dentro un "eterno" senso di tristezza che trasla nella sua pittura.

Com'è andata questa mostra ospitata nella Sala delle Grasce di Sant'Agostino (dal 18 Gennaio, al 9 Febbraio 2014)?

Sono molto contento. C'è stato un grande interesse di pubblico e sono stati organizzati degli incontri con gruppi di studenti della scuola media che hanno ascoltato attentamente le mie spiegazioni, ma soprattutto si sono divertiti a riprodurre alcuni dei miei quadri, dimostrando un talento incredibile.

 

Note Biografiche

Gian Paolo Giovannetti è nato a Giustagnana di Seravezza e abita a Forte dei Marmi dai primi anni 80. Dopo le scuole dell'obbligo si diploma presso la sezione scultura dell'Istituto d'Arte di Pietrasanta e successivamente presso quella dell'Accademia di Carrara. Contemporaneamente lavora in alcuni studi di scultura versiliesi.Ha insegnato per oltre vent'anni storia dell'arte e lavorazione del marmo nei corsi di formazione professionale, prima con il Comune di Pietrasanta e successivamente con l'Amministrazione Provinciale di Lucca. Intorno agli anni '70, per poter esprimere le sue emozioni anche attraverso il colore, si rivolge alla pittura. Le sue prime apparizioni in pubblico come pittore, sono dedicate alla sua terra d'origine dell'Alta Versilia, in modo particolare al paese di Fabiano, dove per un trentennio ha esposto ogni anno le sue opere. Inizia a esporre in mostre personali nel '74 a Carrara e Massa e nel '75 nel paese di Segantini, Arco. Nel '76 è a Pistoia e nel '77 a Parigi. Dal '79 abbandona la scultura e si dedica completamente alla pittura, iniziando con una esposizione a New York. Nel 1981 è presente a Firenze e a Lucca, l'anno successivo a Forte dei Marmi e ancora a Firenze nell'87. Nel '95 Giovannetti presenta un selezionato corpus di opere alla Galleria Fogola di Torino e ottiene un grande riscontro sulla stampa nazionale. Dopo tre anni vi tornerà con una importante retrospettiva.Pietrasanta ospita le sue opere nel '93 presso il Centro Culturale "Luigi Russo" e nel '97 presso Galleria Petrartedizioni atelier. Sottolineiamo negli ultimi anni una collettiva a Lugano, con i maestri del '900 italiano. Nel marzo 2003 l'amministrazione comunale di Seravezza gli dedica una importante antologica nelle sale di Palazzo Mediceo. In questi ultimi periodi partecipa a numerose conferenze ed esposizioni nel territorio pisano, tra cui la personale nel 2006 nella Torre medievale degli Upezzinghi di Calcinaia Pisa. Significativa è rimasta anche la collettiva tenuta a Giustagnana nel 2007 dove esponevano scultori e pittori nati in questo paese. Espone con una personale nel mese di giugno 2008 alla Galleria Europa in Lido di Camaiore, segue una collettiva presso la Villa Schiff-Giorgini a Montignoso.Nei primi mesi del 2009 partecipa a varie iniziative, tra cui la mostra "1000 artisti a Palazzo" nelle nobili sale di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, pochi chilometri a nord di Milano, alla collettiva tenutasi in Sant'Agostino in Pietrasanta, in contemporanea con Wine Art Festival, curata dal critico d'arte Lodovico Gierut, e alla Rassegna d'Arte Contemporanea PisArt Expo 2009 di Pisa. Nel mese di marzo è stato invitato con tre opere alla mostra "I Fortemarmini" presso il Fortino nel centro di Forte dei Marmi. Sono seguite una personale ed una collettiva presso il centro culturale il Convivio di Lido di Camaiore, ed altre collettive, tra cui una dedicata al tema l'olivo a Cerreto di Montignoso, una nella Galleria La Meridiana in Pietrasanta ed infine la mostra Arte nei Borghi pittura-grafica-scultura a Navacchio Pisa.Il 2010 inizia con la partecipazione alle nuove edizioni 2010 di PisArt Expo Pisa e di Wine Art Festival in Pietrasanta. In maggio torna a Forte dei Marmi stavolta esponendo in Villa Bertelli alla mostra "L'arte sposa la moda". Per tutto il mese di luglio tiene la personale "La Principessa e la Volpe – The Princess and the Fox" alla Galleria Petrartedizioni in Pietrasanta.

 

Nell'estate aderisce ad ulteriori iniziative, la rassegna Internazionale di Amilly in Francia, la Quadriennale d'arte contemporanea "Leonardo da Vinci" ad Olbia, e la mostra tenutasi per beneficenza nel Museo dell'Indipendenza di Varsavia in Polonia. Grazie alla collaborazione di amici critici e storici dell'arte Gian Paolo Giovannetti ha esposto in importanti mostre insieme ai Maestri del novecento italiano, tra i quali: Carlo Carrà, Giorgio Morandi, Lucio Fontana, Pablo Picasso, Lorenzo Viani, Marcello Polacci, Ernesto Treccani, Renato Guttuso, Piet Mondrian, Fernand Lèger, Felice Carena, Lorenzo D'Angiolo, Pietro Annigoni, René Magritte, Mario Sironi, Ennio Morlotti, Ardengo Soffici, Bruno Cassinari, Mino Maccari, Giuseppe Migneco, Enrico Baj, Emilio Vedova, Ottone Rosai, Riccardo Tommasi Ferroni, Bruno Cassinari, Alberto Magnelli, Robert Carrol, Antonio Possenti, Arturo Puliti, Alberto Magri, ed altri.

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