Pietrasanta si conferma ancora una volta capitale artistica internazionale. Dal 22 marzo infatti, l'intero territorio del comune è palcoscenico di “Lapidarium”, la mostra che, firmata dal noto scultore messicano Gustavo Aceves, porta in scena i suoi maestosi cavalli di bronzo e di ferro. Opere che sono portatrici di una forte denuncia contro tutti i mali dell'uomo.
Un progetto itinerante, una mostra definita più volte “work in progress”. E forse proprio in questo sta la sua particolarità e la sua forza comunicativa. Di fatto l'intera esposizione propone ben 4 fasi successive (Mare Morto, Mare Nostrum, Mare Rosso e Mare Nero) in cui si arricchirà di diversi elementi e andrà ad espandersi.Primi step Sant'Agostino e Piazza del Duomo e, successivamente, si articolerà fino al mare e al pontile di Marina. Un cambiamento di volto che, insieme alla simbologia delle opere, parla al visitatore di tutte quelle violenze di cui l'intera umanità si è macchiata nel corso dei secoli. “Con questo progetto si aggiunge un'altra pagina importante alla storia della cultura e dell'arte di una Pietrasanta che, dopo l'appuntamento appena terminato con 'Artisti per la libertà', si appresta a diventare sempre di più un polo internazionale”. Parole del sindaco Domenico Lombardi che durante la presentazione di “Lapidarium” si è detto estremamente onorato per la presenza di illustri ospiti. E di fatto – oltre all'artista Aceves – erano presenti, tra gli altri, il regista dell film “Gravity” , premiato con sette Oscar, Alfonso Cuaron e Miguel Ruíz-Cabañas Izquierdo, ambasciatore del Messico in Italia. Orgoglio e tanta soddisfazione nelle loro parole verso il connazionale Aceves. Ma per riuscire a comprendere a fondo lo spirito della mostra, pare opportuno prendere in prestito le parole del suo creatore: “Lapidarium è una rilettura di un nuovo lessico che inizia con la B di barbaro e finisce con la X di xenofobia; tra queste, come ponte disonorevole, la S di Schrecklich, la S di Schrecklichkeit, la S dei San Papier”.
Migliaia di visitatori sono attesi – per l'occasione – in questi mesi primaverili fino al 25 maggio, giorno di chiusura dell'evento. E ad accoglierli ci saranno i cavalli imponenti e solenni (fino a 10 metri di altezza) dell'artista messicano, ma non solo. Sarà possibile, infatti, capire anche quella che è stata la “gestazione di Lapidarium”, attraverso la proiezione continua di un video che raccoglierà le immagini di schizzi e disegni preparatori. L'amministrazione comunale fa sapere che, per quanto riguarda il percorso espositivo in Sant'Agostino, l'ingresso sarà libero e i giorni di apertura previsti andranno dal martedì alla domenica- ore 10-13 e 16-19-.
NICOLA GIANNACCINI
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