di SUSANNA BENASSI Apollo era il dio greco protettore di tutte le arti, della medicina ,della musica e della profezia. Era adorato come dio oracolare, capace di svelare attraverso le sue doti predittive, il futuro degli uomini. In tarda antichità, fu indicato anche come dio del sole, soppiantando Helios nelle sue "funzioni" di "portatore delle luce". Apollo e' il figlio illegittimo di Zeus e Leto (protettrice della tecnologia).L'"Apollo del Belvedere" chiamato così perché rimasto esposto per molto tempo nel Cortile del Belvedere in Vaticano, e' una scultura in marmo (copia dell'originale in bronzo creato dallo scultore greco Leocare ) risalente al periodo post-ellenistico e rinvenuta ad Anzio verso la fine del 1400. L'opera alta due metri e ventiquattro centimetri, ritrae Apollo dopo aver ucciso Pitone, un drago serpente, nato dal fango del Diluvio Universale che possedeva l'oracolo di Delfi, sacerdotessa a cui il dio vincitore attribui' il nome di Pizia (pitonessa). La divinità e' raffigurata dall'autore come un giovane uomo,dal fisico tonico ancora in tensione dopo lo sforzo muscolare dello scontro,lo sguardo che scorre lungo il braccio teso fino alla mano che stringeva l'arco, da cui ha scoccato la freccia mortale. I capelli sono raccolti ,in parte,da una fascia (strophium) ornamentale, simbolo d'appartenenza al mondo delle divinità,mentre un mantello ricopre la spalla destra ed è trattenuto nel suo fluttuare dal braccio teso su cui appoggia. L'Apollo del Belvedere, non molto considerata dal mondo degli artisti nel periodo in cui ornava il cortile Vaticano, a partire dalla metà del XVIII secolo,fu invece indicata come modello assoluto di perfezione estetica e capolavoro dell'arte mondiale.
Apollo del Belvedere – Musei Vaticani