Pietrasanta. Appena conclusa la mostra in onore di David Lynch dal nome "A Dark Optimism", ospitata a Palazzo Panichi dal 23 agosto al 14 settembre scorso. Resoconto? Uno sguardo inquieto sul mondo e sull'emisfero femminile in particolare che non ammette mezze misure: o piace, affascina, appassiona, oppure non piace per niente. Le visioni surreali ed angoscianti presentano una serie fotografica dal titolo “Women and Machines”, costituita da 16 opere (quasi tutte di nudo" sfuocato") realizzate da Lynch a fine 2013 e presentate in anteprima a Pietrasanta, come in anteprima viene presentata una suite di litografie prodotte a partire dal 2007. Le 16 fotografie sono state scattate nell’atelier Idem, a Parigi, palcoscenico di grandi maestri dell’arte quali Picasso, Braque, Matisse, Chagall. Dunque la donna e la macchina, la prima valorizzata nel suo elemento creatore e esposta nel suo versante ammaliante, a volte distruttivo e la seconda, anch'essa con la doppia valenza di creazione e distruzione. La mostra rientra tra le iniziative promosse in occasione del 450imo anniversario della morte di Michelangelo Buonarroti e fa parte dell'omaggio a Lynch programmato dal Lucca Film Festival, di cui il regista sarà l'ospite d'onore. Presente alla mostra anche una sala con un proiettore da cui sono stati trasmessi spot pubblicitari e video musicali diretti da Lynch. Regista, sceneggiatore, produttore, cinematografo, compositore,attore, montatore, scenografo e scrittore statunitense; scopriamo meglio la sua vita da artista poliedrico. Due volte Premio Cèsar per il miglior film straniero e presidente della giuria al Festival di Cannes 2002, dove era stato già premiato nel 1990 con la Palma d'Oro in miglior film per Cuore Selvaggio, e nel 2001 come miglior regia per Mulholland Drive. È stato nominato Cavaliere della Legione d'Onore in occasione del Festival di Cannes del 2002, e nel 2007 è stato promosso a Officier dal presidente Sarkozy. È stato nominato tre volte all'Oscar per miglior regista (con The Elephant Man, Velluto Blu e Mulholland Drive), senza mai vincerlo. Nel 2006 ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera. Erasedhead, The Elephant Man, Dune, Blue Velvet, Strade Perdute, Una storia vera, sono alcuni dei film che l'hanno reso famoso. Non manca comunque il suo grande contributo nei settori di cortometraggio, televisione, spettacoli teatrali, discografia, pittura e fotografia.