di SUSANNA BENASSI Due frammenti di teste d’argilla giacciono su un terreno in mezzo agli olivi. Su un lato della piazza, proprio di fronte al Duomo, l’ultima creazione di Mitoraj s’impone mastodontica e inquietante. L’olivo, pianta dalle origini antiche, conosciuta fin dalla preistoria, simbolo di longevità, di forza, di pace, di trionfo, affianca l’argilla, materia peritura, così come il tempo, elemento eterno e imperturbabile, accompagna l’uomo ,individuo , fugace apparizione su un palcoscenico, la terra, che mette in scena sempre la stessa la commedia: la Vita. L’opera, volutamente ideata per restare esposta alle intemperie e andare perduta, si consumerà sotto gli occhi dei visitatori che potranno visionare le numerose sculture in bronzo esposte al suo fianco e in altri angoli della città.
Nel tardo pomeriggio di oggi, alla presenza di Jean Paul Sabatié di Argos Studio, del sottosegretario agli interni Domenico Manzione e dell'attaché culturale dell'Ambasciata di Polonia, nonché direttore dell'Istituto Polacco a Roma, Pawel Stasikowski, il Sindaco Domenico Lombardi ha inaugurato la mostra di Igor Mitoraj intitolata, Mitoraj Mito e Musica, capitolo introduttivo di una rassegna decisamente originale, per struttura e tempi espositivi. L’evento ha, difatti,le sembianze di una Pièce teatrale in più atti diluiti nel tempo: scultura monumentale, musica in concerto e esposizione di bozzetti, fotografie, disegni e costumi realizzati per opere liriche.
Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 9 maggio nel complesso di Sant’Agostino con un concerto ad invito che inaugurerà il secondo capitolo della mostra: una serie di concerti a cura del Festival Pucciniano che avranno luogo ogni venerdì nella chiesa di Sant’Agostino. Mentre domenica 10 maggio, la chiesa e le sale del chiostro saranno aperte ad ingresso libero. Il percorso proseguirà, con sculture, bozzetti, fotografie, disegni e costumi per le opere liriche cui aveva lavorato, fino al 30 agosto.