di ALICE MEI
Prima la inventiamo, poi, chissà perchè, ce la dimentichiamo. Non del tutto, ovviamente, ma siamo sulla ' cattiva' strada per farlo. Di cosa stiamo parlando? Della dieta mediterranea. Quanto meno è quello che emerge da una ricerca sul tema 'Curare la Salute', campagna d'informazione sulla sana alimentazione e lo stile di vita virtuoso, presentata nei giorni scorsi, a Milano, durante un congresso dedicato alla 'Malnutrizione Vitaminica e Minerale', spazio nutrizione..
Dai dati, proposti da 15 mila test riassunti sul sito curarelasalute.com e rielaborati da GfK-Eurisko emerge, come riporta un lancio Ansa, " che solo due italiani su dieci consumano il giusto quantitativo di frutta e solo tre su dieci quello corretto di verdura, nonostante pensino di mangiare adeguatamente questi alimenti, di cui le pozioni raccomandate giornaliere sono tra le quattro e le cinque. A presentare la ricerca, il professore Michele Carruba, direttore del Centro Studi e Ricerche sull'Obesità dell'università degli Studi di Milano, secondo cui molto basso risulta anche il consumo quotidiano di latte e derivati".Come a dire che mentre gli altri ci copiano, noi deroghiamo da quelli che erano – e restano a mio avviso – i nostri principi alimentari. Senza sottovalutare il fatto che anche il pesce trova sempre meno posto – forse per questioni di portafoglio – nella nostra cucina. Un ritorno al passato, con ovvie ripercussioni positive sulla salute, sarebbe auspicabile. E doveroso.