di Luca Basile
I gatti, a quanto pare, fanno bene alla salute. Così certificano alcune ricerche mediche, pubblicate di recente anche sull'American Journal of Cardiology. In poche parole il gatto che noi adottiamo è portatore di benessere. Chissà se è vero… e pensare che io avevo addirittura timore a sfiorarne i peli e ad avvicinarmi oltre il lecito: ' e se poi la toxoplasmosi mi entra in circolo?' Domanda demente, o forse no, che ha echeggiato nella mia mente a lungo. Poi ho conosciuto Siussi, mi sono innamorato più o meno follemente – amore vagamente corrisposto, ma molto vagamente – e la cerco in ogni dove, la devo accarezzare e la inseguo perchè, ovviamente, tende a farsi desiderare.- Ma queste sono altre storie. Dunque dicevamo: i gatti contribuiscono al nostro benessere. Le ricerche evidenziano che , " fanno bene alla salute del cuore, tengono a bada stress e depressione e riducono il rischio di mortalità nei pazienti cardiologici. .
Altre ricerche, – si legge sulla pagina fanpage.it – come una particolarmente significativa pubblicata sull'American Journal of Cardiology, hanno dimostrato che chi possiede un gatto ha un tasso di sopravvivenza superiore di chi non ha un felino, Ma perché adottare un gatto allunga la vita dei pazienti cardiopatici? I motivi sono molteplici. Innanzitutto, come spiega il professor Macchi, accarezzare un felino favorisce il rilascio dell'ossitocina, il cosiddetto “ormone della felicità”. Grazie ad esso ci sentiamo di buon umore e allontaniamo lo stress, uno dei principali volani per lo sviluppo di patologie cardiache come l'infarto. Inoltre, aggiunge lo scienziato, il contatto col pelo del gatto “è piacevole e distensivo, agisce positivamente sul battito e sulla frequenza cardiaca e sulla pressione arteriosa”. Anche le fusa hanno un effetto analogo".
Magari è veramente così: non so, ma mi piace crederlo. La diffidenza del gatto, notoria, stimola poi il padrone di turno – ma io più che padrone mi sento discepolo della mia Siussi – ad un maggiore autocontrollo.
" i gatti sono molto indipendenti, inoltre possono essere gestiti con maggior facilità anche da chi per questioni di lavoro o altri impegni non può trascorrere troppo tempo a casa. Naturalmente si tratta sempre di animali e non di "strumenti" per le nostre necessità, dunque le adozioni devono essere sempre consapevoli e soprattutto responsabili " rilanciano gli esperti. E hanno ragione.
Nel frattempo, mentre scrivevo, ho provato a spiegare a Siussi che stavo in fondo raccontando di lei e le ho mostrato una sua foto di quando era piccolissima. Mi ha osservato con elegante distacco e poi si è allontanata verso la ciotola. Che era vuota. Allora è tornata, si è strusciata lievemente sulle mie gambe e mi ha guardato con interesse amorevole. E così mi sono dato da fare per riempirle la ciotola. Sono innamorato, c'è poco da fare. Se poi la sua presenza mi gioverà anche alla salute, questo io non lo so, Un fatto è comunque certo: Siussi mi fa stare bene. E, sicuramente non volendo, mi rende migliore.
NELLA FOTO: SIUSSI