Il 2020 meriterebbe un groviglio irato e doloroso di parole. E non servirebbe comunque a niente. Perché appunto dolore, ira, stanchezza e preoccupazione appartengono da mesi ad ognuno di noi. Al nostro quotidiano. E nessuno può o deve svelarci chissà cosa che già non sappiamo. Restano pensieri sparsi, altrettanto dolorosi, sull’intolleranza in scia a questa pandemia su una presunta superiorità culturale e morale insita in molti. Intolleranza che anestetizza ogni dialogo sostituito dal monologo. Non ci sono più confronti, ma giudizi. Non siamo poi circondati da ragionevoli dubbi, ma inabissiamo in una palude di sentenze. E anche questo fa paura.
Restano gli auspici. E allora io credo che sia doveroso nel 2021, più che mai, pensare agli altri. Perché solo così facendo tuteleremo e aiuteremo anche e soprattutto noi stessi.
buon 2021 ‘ normale’.
Perché la normalità è straordinaria
lucabasile
Parole sagge Luca.