A 22 anni Michele Leonardi, versiliese. giocava a basket. Non era un campione, ma se la cavava. E piuttosto bene. 8 anni dopo Michele Leonardi e’ l’anima e il riferimento di un marchio di abbigliamento sportivo e casual, #maisenza, che durante la pandemia ha visto il proprio fatturato aumentare del 20% e che sbarcherà a breve in 20 punti vendita della Coin. Un risultato significativo alla voce commercio per una storia, quella di Leonardi e del suo staff raccontata nei giorni scorsi dal giornale Il Tirreno.
“ Siamo partiti con un hashtag sui cappellini la cui varietà di colori e ricami incuriosiva e piaceva fino ad arrivare ad affacciarci all’abbigliamento per ogni sport e per la vita di tutti i giorni. All’inizio pensavo a un brand di abbigliamento sportivo e casual che strizzasse l’occhio a chi piace mettersi in mostra. Facile a dirsi, un pò meno a mettere in pratica; in questi anni ho visto tante persone – le parole di Leonardi al Tirreno – giovani e non, proporre idee straordinarie che poi non sono riusciti a concretizzarle per vari motivi. Se la mia storia, fino ad oggi, può essere fonte di emulazione e ottimismo per qualcuno, ecco, ne sarei felicissimo” .
Lo staff di #maisenza, oltre a Leonardi porta in dote Nicola Pedrazzi, Giovanni Pennucci, Beatrice Di Ronza, Caterina Cagnoni, Beatrice Naldi, Simone Tarca: chi si occupa di grafica, chi della stamperia, chi ancora dei negozi: “ gran parte degli articoli il #maisenza li produce per conto proprio. Sul mercato, ogni anno, ci finiscono oltre 50 mila cappellini griffati, sui social i follower sono circa 60 mila. Collaboro con le università, cerco di dare una mano a chi ha idee, ci sono tirocinanti che poi, è accaduto anche di recente, cominciano a lavorare per noi” sono sempre le parole di Leonardi che ha un negozio monomarca nel centro di Forte dei Marmi, vede le sue proposte nelle vetrine di 120 negozi sparsi in tutta Italia e che a breve diventerà babbo. Ed e’ quest’ultima, in un contesto di una semplice e al tempo stesso straordinaria storia di successo, forse, anzi sicuramente, la gioia più grande.
