La preside del liceo di Forte dei Marmi: grazie alla protezione civile austriaca
FORTE DEI MARMI. Bloccati nel bus da una tormenta di neve e da un valico, quello del Brennero al confine fra Austria e Italia, dove transitare era diventato, con il trascorrere delle ore, impossibile. E così un viaggio di istruzione e svago a Salisburgo e Praga, per 101 studenti delle quinte classi del liceo Michelangelo di Forte dei Marmi si è trasformato sulla via del ritorno in una, sia pure piccola, Odissea fra disagi, qualche preoccupazione di troppo e un’obbligata sosta notturna, quella di venerdì scorso, in un palazzetto dello sport di Innsbruck allestito come centro di prima accoglienza. Alla fine tutto si è risolto senza ulteriori problemi con la comitiva, 115 persone, compresi docenti e autisti dei due bus, arrivata in terra di Versilia nel primo pomeriggio di ieri dopo essere ripartiti dall’Austria alle 6 del mattino.
«A poco meno di 40 chilometri da Innsbruck sono cominciati i problemi – le parole di Piero Verona della Fratelli Verona che organizza viaggi e tour in tutto il mondo – neve ovunque e sempre più fitta, un lungo incolonnamento di mezzi, camion finiti di traverso lungo la carreggiata, un transitare sempre più lento. A un certo punto ci è stato comunicato che l’autostrada sarebbe stata chiusa. Non sono stati momenti semplici: la responsabilità di trovare una soluzione adeguata per tutta la comitiva di studenti e docenti è stata subito la priorità. E qui devo fare un plauso alla polizia austriaca e alla Croce rossa, sempre dell’Austria, che nel breve volgere di poche ore hanno allestito un centro di accoglienza all’interno di un palazzetto dello sport nei pressi appunto di Innsbruck: brande, servizi igienici, pasti caldi, bevande. Centro che non ha accolto solamente la nostra comitiva ma anche una quarantina di studenti del liceo Fermi di Lucca che stavano anche loro tornando a casa da una gita a Monaco e ancora un gruppo di giovani tedeschi. In sostanza oltre 200 persone che, all’interno del Centro, hanno parlato, fatto amicizia, prima di riposarsi per poi ripartire all’alba. Siamo arrivati intorno alle 14 di ieri a Forte dei Marmi, senza ulteriori disagi. E con la giusta serenità fra i ragazzi».
Quella serenità di fondo che traspare anche dalle parole di uno degli studenti, Emanuele Dotti. «Dovevamo essere a Forte dei Marmi alle 23 di venerdì sera, dopo essere partiti alle 7 del mattino da Praga, poi – spiega – durante il viaggio di ritorno, è cambiato tutto. Al confine con l’Austria è arrivata la notizia della chiusura del valico e soluzioni di transito alternative non erano praticabili. Abbiamo così trascorso la notte nel palazzetto dello sport e devo dire che, superata la preoccupazione iniziale innescata dal contrattempo, e si è trattato di un’esperienza abbastanza positiva. Abbiamo conosciuto altri studenti, è stato anche un momento di ritrovo e confronto. E ritengo doveroso dire grazie agli operatori austriaci che si sono mossi veramente con efficacia».
Un plauso per la gestione della problematica arriva anche dalla dirigente didattica del liceo Michelangelo, Monica Biagi. «Sono sempre stata in contatto, a distanza, per individuare eventuali necessità da fronteggiare dall’Italia, ma è stato tutto organizzato nel modo migliore. Alle 22 di venerdì – sottolinea – avevano infatti già predisposto circa 300 brandine, in un ambiente caldo e funzionale. Davvero un grande lavoro quello fatto dalla protezione civile austriaca».
Per un’esperienza, a epilogo, come da parole della professoressa Veronica Venturini dove «ragazze e ragazzi dopo una comprensibile ansia iniziale hanno dimostrato grande capacità di adattamento. E anche il confronto e il dialogo con gli altri studenti è stato un momento importante che non dimenticheranno».