Un cittadino su quattro (25,6%) a Pietrasanta non ha dato il consenso per la donazione di organi e tessuti al momento del rinnovo della carta d’identità: lo certifica il report regionale delle “Dichiarazioni di volontà” registrate nel Sit, il Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute, al 5 ottobre 2024. “Rispetto alla media provinciale (30,7% di opposizioni) e nazionale (32,1%) – spiega Daniele Taccola, consigliere comunale e medico responsabile di medicina PCP-Presa in carico precoce all’ospedale Versilia – Pietrasanta si conferma città dal grande cuore. Ma l’obiettivo deve essere quello di ridurre la percentuale di opposizioni al 20%: secondo i dati del Centro Nazionale, sono circa 8000 le persone in attesa di un trapianto in Toscana e, nonostante il trend dei donatori sia comunque in aumento, i tempi medi di attesa restano sempre lunghi”. Quasi 2 anni per il fegato, oltre 3 per rene e cuore, fino a 6 per il pancreas, recita l’ultimo bollettino del Sit.
Il diniego, ha riscontrato Taccola, proviene soprattutto “dalle persone più anziane, che si trovano quasi impreparate alla domanda e la vivono come una sorta di imposizione. E’ vero, si tratta di una scelta del tutto personale ma che rappresenta un grande atto di generosità e una seconda possibilità di vita per tantissime persone: l’unica leva che possiamo azionare, in questo senso, è quella dell’informazione”.
Grazie a programmi come “Una scelta in Comune”, al quale anche Pietrasanta ha aderito dal 2016, gli operatori dell’ufficio anagrafe sono stati formati e preparati a rispondere a ogni domanda sul tema della donazione; inoltre l’ente municipale, attraverso i propri canali di comunicazione, nelle prossime settimane attiverà una piccola campagna informativa dedicata a questa scelta.
In Italia, per donare organi e tessuti, vige il principio del consenso o del dissenso esplicito: al momento della richiesta o del rinnovo della carta di identità, l’operatore dell’anagrafe chiederà al cittadino se desidera dichiarare la propria volontà in tal senso e questa, sia essa positiva o negativa, confluirà direttamente nel Sistema Informativo Trapianti, il database del Ministero della salute che raccoglie tutte le dichiarazioni rilasciate. Il dato non viene indicato sul documento di identificazione e sarà possibile modificare in qualsiasi momento la propria scelta, comunicandolo all’azienda sanitaria di riferimento.