Pisa, due ragazze punte con siringa in poche ore: e caccia all’uomo

Allarme “needle spiking”.

“Un uomo, sarà stato alto massimo un metro e 70, incappucciato con una giacca impermeabile e le scarpe nere, mi ha punta con un ago. Poi è scappato”. È così che comincia il racconto di una delle due ragazze vittime di “needle spiking”. La segnalazione è stata fatta su Memes Unipi, la pagina Instagram degli annunci relativi al mondo studentesco dell’Università di Pisa.
La ragazza, verso le 18.15, è stata avvicinata da un uomo che, di soppiatto, ha punto la studentessa per poi allontanarsi immediatamente dopo, correndo via. La vittima dell’aggressione ha detto di aver subito contattato la polizia e di aver eseguito i controlli medici necessari, risultando fortunatamente illesa da problematiche di tipo fisico.
Rimane però il danno psicologico, motivo per il quale la ragazza ha deciso di raccontare l’accaduto il prima possibile, così da diffondere consapevolezza sulla pericolosità di quanto successo. Preoccupazione fondata, considerato che lo stesso giorno, sempre a Pisa, un’altra ragazza aveva descritto un episodio analogo. Nel 2022, invece, una donna venne punta da un 40enne in pieno centro a Roma, a pochi metri da via del Corso, a mezzogiorno.
Per ‘needle spiking’ si intende quel fenomeno in cui degli individui, avvicinandosi di soppiatto, pungono con siringhe e aghi vittime ignare della minaccia. Oltre alla violenza del gesto in sé, molto spesso lo scopo è quello di infettare le persone stesse, contaminandole con sostanze di vario tipo, come droghe

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