Passeggiare per le strade dei piccoli paesi che costituiscono la spina dorsale della Versilia montana e pedemontana, significa avventurarsi in percorsi che prima o poi, quasi inevitabilmente, porteranno a svelare realtà enogastronomiche assolutamente inaspettate quanto mai piacevoli.
Sconosciuto alla stragrande maggioranza degli avventori del paese e, avulso alla mirabolante e patinata editoria culinaria, è raggiungibile solo grazie al passaparola dei…
clienti ed alle indicazioni dei paesani.
Un ambiente raccolto, di ispirazione vagamente etnica, foto meravigliose di Tina Modotti e Frida Kalo alle pareti ed un sottofondo di musica jazz intervallato da ballate faok e sudamericane, trasportano chi entra in dimensione extraterritoriale. Arte, creatività, ospitalità, libertà – intesa come anticonvenzionalismo ed anticonformismo – sono i principi ispiratori che guidano la gestione del piccolo circolo e di cui la sorridente padrona Antonietta, parla con orgoglio e soddisfazione.
Chi siede a tavola ha da subito l’impressione di trovarsi nella sala da pranzo della propria casa circondato dal gruppo degli amici che, in questo caso, sono i soci del circolo e gli altri clienti.
Per questo motivo, esattamente come nella realtà privata della propria abitazione, non esiste un menù, ed ognuno sceglie dall’ampio tavolo del buffet, ciò che la padrona di casa ha realizzato per la serata.
Acciughe marinate, tortini di verdure, zucchine ripiene, insalata di pollo, baccalà marinato – specialità della casa assieme al pollo al curry – colorano l’angolo del buffet di mille sfumature cromatiche ed inebriano con i loro profumi, chi si avvicina per riempire il piatto.
E, alla fine, un tagliere enorme ricoperto dai migliori esempi di norcineria e pizzicheria autoctona lascia tutti sbalorditi, ma felici nel pensare che presto potranno godere di cotanta bontà.
Un pasto senza limiti di approvvigionamento del piatto (sempre nell’ordine del buon senso e del buon gusto), comprensivo di acqua, vino, frutta e dolce costa circa 15,00€
Questa la conclusione: ma chi l’ha detto che per mangiare bene sia necessario vendersi un rene?
Circolo ACSI di Strettoia, via del Borgo 22
Anche senza prenotazione