Pronto Soccorso: rivolgersi solo per emergenze

Il Pronto Soccorso, troppo spesso, viene visto dal cittadino come sede per visite o richieste di farmaci. Non è così, anzi è vero il contrario, visto che sempre al Pronto Soccorso, come raccomanda una recente campagna informativa, bisogna rivolgersi solamente per le emergenze. La Campagna per il “corretto uso dei servizi di emergenza-urgenza” è promossa (nell’ambito di un progetto triennale partito nel 2010) da ministero della Salute e Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Obiettivo: informare i cittadini sul funzionamento di 118 e Pronto soccorso e indicare in quali situazioni ricorrervi, perché, come ricorda il ministro della Salute Renato Balduzzi, «un accesso inappropriato significa indebolire la capacità di risposta del pronto soccorso». Ecco, allora, le indicazioni del ministero.

118, quando chiamare e quando no

Il 118 è il numero telefonico unico su tutto il territorio nazionale per tutti i casi di richiesta di soccorso sanitario in una situazione di urgenza. È gratuito, attivo h24 e raggiungibile da qualunque telefono (anche se la scheda del cellulare non ha credito). Il 118 va contattato nei casi in cui ci può essere rischio per la vita o l’incolumità: difficoltà o assenza di respiro; dolore al petto; perdita di coscienza prolungata; trauma e ferite con emorragie; incidenti; difficoltà di parlare o incapacità nell’uso di uno o entrambi gli arti dello stesso lato; segni di soffocamento, avvelenamento, annegamento, ustione. Buona norma è lasciare libero il telefono utilizzato per chiamare i soccorsi: si potrebbe essere contattati dalla Centrale operativa per ulteriori istruzioni. Il 118 non va invece chiamato: per le situazioni considerabili non urgenti; per richiedere consulenze mediche o specialistiche; per avere informazioni o farmaci. In attesa dei soccorsi attenersi alle disposizioni telefoniche date dal personale del 118; coprire il paziente e rassicurarlo; in caso di incidente non ostacolare l’arrivo dei soccorsi e segnalare il pericolo ai passanti; slacciare gli indumenti stretti per agevolare la respirazione. Non lasciarsi prendere dal panico; non spostare la persona traumatizzata se non assolutamente necessario; non somministrare cibi o bevande; non fare assumere farmaci.

Pronto soccorso, quando andarci

È bene utilizzare il Pronto soccorso per problemi acuti urgenti e non risolvibili dal medico di famiglia, dal pediatra o dai medici della continuità assistenziale (ex guardia medica). Non bisogna invece rivolgersi al Pronto soccorso: per evitare liste di attesa nel caso di visite specialistiche non urgenti; per la compilazione di ricette o certificati; per controlli clinici non urgenti; per evitare di interpellare il medico di base; per ottenere prestazioni che potrebbero essere erogate presso i servizi ambulatoriali; per comodità, abitudine, per evitare il pagamento del ticket. «Ogni visita inutile al Pronto soccorso» avverte il ministero in conclusione «è un ostacolo a chi ha urgenza. Il buon funzionamento del Pronto soccorso dipende da tutti».

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