di GIULIA BERTOLI Domanda: perché si sente dire spesso che “per dimagrire è meglio una camminata a passo svelto invece che una corsa” ? Eppure correndo il nostro corpo è sottoposto ad uno sforzo maggiore, insomma si suda e si fatica di più: questo è oggettivo. In realtà l’ormai luogo comune non è affatto da sfatare in quanto si basa su studi e principi del tutto veritieri. Quando si svolge un qualsiasi tipo di attività fisica, bisognerebbe sempre controllare la propria frequenza cardiaca, infatti l’andamento dei battiti nel nostro cuore è l’unica, valida guida per capire quanto e come ci stiamo allenando. Spieghiamoci meglio: esiste una formula matematica molto semplice, il test di Cooper, particolarmente utilizzato anche in ambito agonistico ohe in base all’età del soggetto specifica in quale fascia di battiti cardiaci dovremmo essere per bruciare le tanto odiate calorie; la formula è la seguente: (220)-(età del soggetto) x la fascia compresa tra il 60% e l’80%. Con un esempio ed una piccola equazione vediamo di chiarire il concetto. Se un ragazzo di 20 anni vuole sottoporsi a questa formula e capire in quale fascia cardiaca trovarsi per bruciare calorie con conseguente dimagrimento, dovrà eseguire questa operazione: (220)-(20 cioè la sua età in questo caso) per 60, tutto diviso 100; il risultato sarà 120. E ancora, dovrà poi svolgere (220)-(20) per 80 tutto diviso 100: risultato 160. Ciò significa che il ragazzo sottoposto al test, durante il momento dell’attività fisica dovrà mantenere i suoi battiti cardiaci nella fascia compresa tra 120-160, adeguata nel suo caso per bruciare le calorie giuste che conseguono il dimagrimento, ma anche per un corretto esercizio atletico allenante. Più in generale una camminata veloce al posto di una corsa permette di mantenere sempre i battiti del nostro corpo nella fascia adatta, invece correndo i battiti salgono oltre il valore massimo, dunque l’allenamento risulterà ottimo, ma per migliorare altre qualità come muscolatura e resistenza. Per tenere sempre sotto controllo la propria frequenza cardiaca occorre un cardio-frequenzimetro, strumento semplice e preciso da posizionare intorno alla vita oppure al polso: mentre ci alleniamo evidenzia il numero dei nostri battiti cardiaci, cosi che se ci accorgiamo di superare il valore massimo, dobbiamo diminuire l’intensità del lavoro. Ad esempio rallentando l’andamento, e non fermandosi bruscamente. Il prezzo del cardio-frequenzimetro, che si trova in tutti i negozi di sport, oscilla: ci sono quelli da 15 euro, ovviamente con peculiarità ridotte e quelli più professionali, ma anche molto costosi. La matematica non mente, ma per dimagrire non basta solo questo: condurre una sana alimentazione, bere acqua, dormire a sufficienza sono tutti gli elementi che, se combinati insieme all’attività giusta, ci daranno gli effetti sperati.