di GIULIA BERTOLI
Da Luca Zingaretti a Nancy Brilli, da Massimo Ranieri fino a Giuseppe Pambieri e Luca Barbareschi: questi sono solo alcuni dei grandi nomi che saranno protagonisti sul palco del Teatro comunale di Pietrasanta, a partire dal prossimo 7 novembre, per la stagione invernale di prosa. Alla base della proposta una sinergia concettuale – che si concretizza in un cartellone, a nostro avviso, di significativo livello -, quella che lega la Fondazione Toscana Spettacolo e la Fondazione La Versiliana. . Ma come si è arrivati a questo cartellone? Quale messaggio si vuol far arrivare al pubblico? Ce lo spiega Luca Lazzareschi, attore di teatro e direttore artistico della Fondazione Versiliana.
DOMANDA: Com'è stato possibile conciliare una stagione teatrale , all'insegna della qualità, con gli scarsi mezzi economici a disposizione?
RISPOSTA: Sicuramente la Fondazione Toscana Spettacolo ha dato un grande mano, ed è stata importante dal punto di vista economico. In minor misura invece il Comune di Pietrasanta, che, come tutti sanno, non sta attraversando uno dei suoi periodi migliori. Ad ogni modo siamo riusciti a realizzare un cartellone soddisfacente puntando sulla qualità dei nostri ospiti, più che sulla quantità degli spettacoli. Infatti, ci saranno 7 incontri anzichè 8-9 come previsti, ed i prezzi degli abbonamenti sono stati diminuiti. Secondo i primi dati, ad oggi ci sono circa 60 abbonati in più rispetto agli anni precedenti. Come si è potuto notare, anche i biglietti della Versiliana, per la stagione estiva, erano stati abbassati; nonostante questo gli incassi, alla fine, sono aumentati.. Possiamo dunque ritenerci soddisfatti per essere riusciti a mantenere alto il livello di un palcoscenico di spicco, come quello della Versiliana, solcato fin dagli anni '70 dai grandi nomi del momento, adattandoci comunque al periodo difficile che stiamo attraversando.
D: Cosa ha voluto proporre al pubblico con il cartellone presentato? Qual'è l'obiettivo di questa stagione invernale di prosa?
R: L'obiettivo è quello di rispettare le esigenze del pubblico: un pubblico che in questi 4 anni stiamo imparando a conoscere a fondo. Il nostro lavoro consiste proprio nel capire quello che piace di più e migliorarlo di anno in anno, eliminando i tipi di spettacoli che non attecchiscono nella maniera giusta. Ad ogni modo il nostro schema è sempre il solito: qualità, divertimento, varietà del tipo di spettacolo, massima accessibilità. A proposito di questo, per il prossimo anno abbiamo intenzione di fare ancora un passo avanti: unire allo spettacolo tradizionale, una nota di stravaganza alternativa, una stagione fatta anche di "altri sguardi", per far capire che esiste una visione allargata del fare teatro, sperando di attirare l'attenzione di un pubblico più ardito.
D: Il 22 novembre verrà presentato lo spettacolo "Il discorso del Re" con Luca Barbareschi. Come noto Barbareschi è stato criticato molto per il suo atteggiamento nei confronti dei giornalisti e per la sua attività di politico. Pietrasanta non lo accoglierà nel migliore dei modi e si ipotizzano proteste in piazza per la sera dello spettacolo. Qual'è il suo pensiero a riguardo?
R: Tutte sciocchezze, se posso permettermi. Le vicende che riguardano Luca Barbareschi in parlamento, oppure il suo atteggiamento con l'inviato de "Le Iene", non devono riguardarci perchè non toccano di certo l'ambito teatrale. Come uomo potrei esprimere il mio parere, ma come direttore artistico cerco di fare le scelte migliori, e lo spettacolo che presenterà sta facendo il giro dei più grandi teatri. Indiscutibile il suo talento a riguardo. Spero che la città di Pietrasanta sia d'accordo con il mio ragionamento, senza polemiche ed ostilità inutili, soprattutto la sera dello spettacolo.
D: Per quanto riguarda il progetto " Teatri della Versilia", verrà ripetuto oppure no? Quali sono attualmente i vostri rapporti con Forte dei Marmi e La Villa Bertelli?
R: Purtroppo il progetto è fermo per il momento. Sarebbe stata un'ottima idea quella di proporre un grande cartellone, uno spettacolo unico che coinvolgesse i comuni di Viareggio, Pietrasanta, Seravezza. Il problema è che abbiamo avuto tempistiche differenti, ogni Sindaco ragiona con la propria testa, e non siamo riusciti ad organizzarci per la data prevista. Ci dispiace molto, anche perchè sarebbe stato un bel modo di proporre lo stesso tipo di spettacolo in più zone, coprendo l'intero territorio, nessuno escluso. Per quanto riguarda Villa Bertelli, a Forte dei Marmi non l'ho ritenuto un gesto troppo sensato quello di organizzare una stagione di spettacoli a pochi chilometri di distanza dalla Versiliana, unica protagonista dagli anni '70. Abbiamo sicuramente percepito un'aria di sfida e di competizione innegabile, e non abbiamo intenzione di tirarci indietro su certi tipi di spettacoli, per far spazio agli altri. Faremo ciò che abbiamo sempre fatto, senza rancore per nessuno; siamo comunque aperti ad ogni tipo di dialogo per la prossima stagione estiva.
D: Lei principalmente è un attore di teatro. Ha progetti in vista?
R: Continuerò ad andare in scena con lo spettacolo "Cloture de l'Amour", che debuttato nel 2011 al Festival d'Avignone, sia nel mese di dicembre che ad anno nuovo, nel mese di gennaio e con lo spettacolo "Antonio e Cleopatra", per regia Luca De Fusco.
D: Può darci qualche anticipazione sulla prossima stagione estiva di spettacoli della Versiliana? Qualche nome in vista?
R: Non sappiamo ancora niente, è davvero troppo presto per parlare, tanto meno di nomi in vista. Abbiamo diverse idee in testa, ma tutte da concretizzare. Sicuramente continueremo sulla linea della qualità, con musica d'autore, danza, comicità. Il tutto all'insegna di originalità ed equilibrio, come del resto abbiamo cercato di proporre in queste ultime edizioni.