di NICOLA GIANNACCINI
Parcheggio a pagamento all'Ospedale Versilia? No, grazie: la stragrande maggioranza dei versiliesi non lo vuole. A dimostrazione di ciò, ci sono le oltre mille adesioni raccolte, in neanche due settimane, dalla pagina e dal gruppo Facebook del comitato “No al parcheggio a pagamento all'Ospedale Unico Versilia”. “Un comitato” affermano i responsabili “che non ha colore politico e che nasce per opporsi ad una palese ingiustizia che non sta né in cielo né in terra”.
Parole del presidente dello stesso Comitato, Marco Fubiani, che ha presentato, nei giorni scorsi, finalità e proposte. : “Abbiamo deciso di costituire questo comitato perché siamo contro l'idea che un parcheggio di un ospedale diventi a pagamento. E quindi vorremmo fare di tutto perché ciò non avvenga, sensibilizzando coloro che la pensano come noi. Non ci rechiamo all'ospedale per divertirci, non è un luogo di giochi. Quando dobbiamo andarci c'è un problema. È per questo che secondo noi pagare il posteggio dell'auto, in un luogo simile, è una cosa ingiusta e senza logica”. Quali saranno le iniziative allora? L'intenzione dei rappresentanti è quella di chiedere un incontro al direttore generale dell'Asl Brunero Baldacchini, per discutere i motivi dell'approvazione di quella delibera che, con tempi e modalità non ancora noti, porterà alla cancellazione di gran parte delle zone di sosta gratuita. E sentite le ragioni di Baldacchini, gli attivisti agiranno di conseguenza. Non ci stanno, però, a sentir dire che il posteggio a pagamento risolverà le difficoltà di bilancio o il “problema” dei venditori ambulanti, e fanno sapere di essere pronti a battersi in ogni sede possibile per ottenere un cambio di rotta. “Come potrà essere multata una persona che non farà il biglietto perché costretta a correre in ospedale?” E ancora: “Quante volte dovrà presentarsi alle macchinette il parente che andrà a portare conforto al malato?” si domandano i rappresentanti dell'organizzazione.
È una questione che promette di essere incandescente e, di sicuro, non mancheranno numerosi dibattiti: infatti il destino di questo parcheggio va a toccare molti temi caldi, quali il diritto alla salute e il rapporto tra cittadino e istituzioni. “Gli enti pubblici dovrebbero essere al servizio delle persone e le decisioni non dovrebbero essere imposte dall'alto” tuonano i responsabili del Comitato, e rivolgono, poi, un appello affinché le stesse autorità trovino delle soluzioni.