di NICOLA GIANNACCINI
Dalla sala degli Academy Awards di Los Angeles a Pietrasanta. A solo pochi giorni di distanza dalla notte degli Oscar, Alfonso Cuaron – regista messicanodel pluripremiato film “Gravity”- arriva nella Piccola Atene versiliese per festeggiare la vittoria delle 7 statuette ricevute dalla pellicola. Ma perché scegliere proprio Pietrasanta? “Il Messico è il mio paese natale e là c'è il mio cuore, ma questa città è la mia casa. I miei figli vivono qui”. Ha affermato lo stesso Cuaron che, di fatto, aveva scelto proprio il cinema comunale della cittadina per l'anteprima nazionale del suo “Gravity”.
10 nomination e 7 premi Oscar sono numeri incredibili. Ma quello che è il grande autore di un'opera che segnerà la storia del cinema, è anzitutto un uomo semplice, sempre pronto alla battuta e con una sensibilità da far invidia. “Questo è un posto immensamente generoso e ringrazio tutta Pietrasanta. Una comunità alla quale sono molto legato ed in cui la cultura è di primaria importanza. Grazie”. Parole dello stesso Cuaron che, durante la cerimonia organizzata giovedì 6 marzo dal Comune in suo onore, ha parlato con grande emozione e ha risposto alle domande della fitta schiera di giornalisti presenti. Che cosa ne pensa della pellicola “La grande bellezza”? “Sorrentino è uno dei più grandi maestri del cinema mondiale e il suo film è davvero immenso”. Progetti futuri? “Adesso vorrei tornare alla vita di tutti i giorni, alla normalità quotidiana, così da potermi dedicare ai miei figli. Voglio avere la possibilità di portarli a scuola ed andarli a riprendere all'uscita” ha replicato il regista che, però, non ha nascosto il suo sogno di poter girare un film in Toscana. Ma nel corso della manifestazione, in cui erano presenti tra gli altri personalità del calibro di Mitoraj, Ciulla e Acever oltre che diverse cariche pubbliche, non sono mancate le sorprese, accolte con entusiasmo dall'artista del cinema. Il sindaco Domenico Lombardi, infatti, ha annunciato di volergli conferire la cittadinanza onoraria e ha consegnato nelle sue mani una statuetta femminile, scolpita dall'artista Romano Cosci.
Così in un palazzo comunale addobbato – per l'occasione – con tanto di “red carpet”, la comunità pietrasantina ha voluto salutare un Cuaron commosso, ma anche voglioso di tornare alla normalità di tutti i giorni. " Gravity" è stata una splendida avventura, ma adesso voglio stare in famiglia, con gli amici. E soprattutto con i miei figli".