di Nicola Giannaccini
Il Palazzo Mediceo di Seravezza, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'Unesco nel 2013, si confermerà protagonista del panorama culturale versiliese. E lo farà con una rassegna di pittura dedicata agli ambienti naturali. La mostra – dal titolo “Le vie del sole. La scuola di Staggia ed il paesaggio in Toscana fra Barbizon e la macchia”, curata da Nadia Marchioni – si aprirà alle ore 18 di sabato 5 luglio e sarà visitabile fino al 7 settembre.
Ma che cosa dovranno aspettarsi i potenziali visitatori? Un percorso espositivo ricco ed interessante, anzitutto. Le molte opere in mostra, infatti, saranno divise a secondo delle correnti pittoriche da cui provengono, anche se sono tutte accomunate dai soggetti ritratti, cioè i paesaggi. Ma facciamo una rapida analisi delle varie sezioni dell'esposizione. Nella prima sarà possibile ammirare diverse tele degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta dell'Ottocento caratterizzate dallo stile romantico e che portano firme di autori particolarmente importanti, quali Bezzuoli, Giovanni Signorini, Antonio Morghen. Nella seconda, invece, saranno esposte, grazie al prestito di un collezionista privato, alcune inedite creazioni dei pittori della scuola di Barbizon. Questi artisti, a partire dal secondo decennio del 1800, si recarono nella foresta di Fontainebleau nei pressi di Parigi e, ritraendo l'ambiente dal vivo, rivoluzionarono la pittura del paesaggio riconducendola allo stile diretto del vero. Ed infine l'ultima sezione verrà dedicata ai rappresentanti di quella che Signorini definì la “Scuola di Staggia”. Da Altamura a De Tivoli, dai fratelli Carlo e Andrea Markò a Gelati, e ancora: La Volpe, Donnini, Nuti. Innamorati della natura ed alla ricerca di una sua più diretta e flagrante rappresentazione, vollero cogliere l’emozione dell’artista, rappresentando una realtà viva e pulsante con libertà. In esposizione anche “I funerali di Buondelmonte” di Francesco Saverio Altamura, su prestito della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Con questo evento Seravezza intende rendere omaggio in special modo a De Tivoli, Gelati, Donnini e ai Markò, legati intimamente alla cittadina al punto che le maestose Alpi Apuane e l'arco del Monte Forato divennero le loro tappe predilette. E infatti la prima sala del percorso ospiterà l’enorme tela realizzata proprio da Andrea Markò, che ritrae un episodio della Disfida di Barletta di Massimo d’Azeglio. Un'opera rimasta per più di un secolo protetta, ma invisibile e quasi dimenticata, nelle sedi dell’amministrazione cittadina e che, per l'occasione, sarà restituita alla comunità seravezzina, a cui l’artista volle donarla.
Orario:
dal lunedì al venerdì: 17.00-24.00 / sabato e domenica: 10.30-12.30 – 17.00-24.00
Ingresso:
6 euro intero / 4 euro ridotto
Info:
Fondazione Terre Medicee: 0584-757443 / info@terremedicee.it / www.terremedicee.it