PREVENIRE, CURARE E DONARE: SI PARLA DI SALUTE A SERAVEZZA

Di GIULIA BERTOLI

"Prevenire è meglio che curare, è meglio per donare": questo il titolo dell'ultimo incontro in calendario per la rubrica "La salute vien parlando…", il format ideato dal Caffè del Palazzo di Seravezza che domenica 31 agosto ha chiuso il cerchio di appuntamenti, invitando tre importanti associazioni presso il giardino del Palazzo Mediceo: AVIS (donazione di sangue), AIDO (donazione di organi), ARCAT ( club alcolisti in trattamento). Sigle  portatrici di un messaggio all'unisono, quello di lavorare insieme e fondere le forze per un risultato ampio e migliore verso la sensibilizzazione. Gli ospiti portavoce dell'incontro sono stati Marco Salvetti, del gruppo inter-comunale AIDO Seravezza-Stazzema-Forte dei Marmi, Paolo Bresciani, referente AVIS di Seravezza e Franco Severi, presidente dell'associazione ARCAT Toscana e della delegazione CESVOT di Lucca. Presenti anche il sindaco di Seravezza Ettore Neri e l'assessore Riccardo Biagi. "Intervenire quando il problema dell'alcool è già arrivato ad un punto critico è molto difficile, quello che è importante è sensibilizzare le persone a capire quali sono i propri limiti e non oltrepassarli mai: noi non ci definiamo proibizionisti" così esordisce il  Severi che prosegue: "Il bere giovanile è davvero problematico, ultimamente è scesa di 10 anni l'età media della prima "sbronza" e quello che possiamo fare con la nostra associazione è organizzare incontri e lanciare progetti con la scuola e le insegnanti coinvolgendo anche la famiglia, ma ancora più importante è l'approccio tra i pari: mandare i giovani a parlare con i giovani rende la comunicazione più efficace ed immediata, ma serve comunque un fronte comune con altre associazioni per cambiare la mentalità della nostra cultura, ecco perchè siamo qui oggi insieme ad AIDO ed AVIS." A questo proposito ha preso la parola Paolo Bresciani: "AVIS vanta più di un milione di iscritti circa ed è nata proprio da un medico toscano in seguito ad una donna morta durante il parto; donare sangue e plasma alle volte non risulta così semplice perchè spesso ci sentiamo esuli dal "problema" come se non potesse mai riguardarci in prima persona e la stessa cosa vale per la donazione di organi. Ecco perchè è importante prevenire; formare gli insegnanti al tema del volontariato conquistando così i nostri adulti del futuro ed insistere sull'aspetto più significativo: donare fa sentire importanti e gratificati verso il prossimo. "Prevenzione e stile di vita corretto sono le due parole-chiave anche della nostra associazione, l'AIDO" le parole di  Marco Salvetti. "Purtroppo le lista d'attesa per i trapianti di organi sono molto rallentate, una stile di vita sano ed una maggiore attenzione al benessere personale può evitare l'evitabile e velocizzare così il sistema, lasciando lo spazio a chi purtroppo non ha potuto prevenire in nessun modo alcuni tipi di malattie. Immaginate inoltre quanto sia difficile bussare alla porta di una famiglia che ha appena subito un lutto e chiedere gli organi della persona scomparsa; cosa diversa è se tale persona aveva già scelto in vita di donare i suoi organi al momento del decesso." E allora proviamo tutti insieme a pensarci prima, aiutiamo il prossimo per aiutare se stessi e ricordiamoci che chi raccoglie bene, semina bene.

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