GIULIA MUTTI: LA MUSICA FRA PASSIONE E CARRIERA

Di GIULIA BERTOLI

Aveva dodici anni, frequentava le scuole medie e non aveva mai cantato prima: un giorno, nei corridoi dell'Istituto, trovò una locandina appesa al muro che pubblicizzava un concorso canoro e senza pensarci troppo decise di partecipare.  A chi ci stiamo riferendo? A Giulia Mutti, giovane cantautrice e musicista versiliese di ventidue anni, che poco meno di un anno fa, era il 30 aprile 2014,  ha firmato, con la sua ugola,  il vernissage della manifestazione "Donne in Canto" al PalaBanco di Brescia in qualità di emergente, affiancando le più grandi artiste italiane come Irene Grandi, Malika Ayane e Giusy Ferreri. Quella decisione così istintiva presa da bambina si è trasformata ben presto in una scelta consapevole, che ha miscelato il corso degli eventi fino  ad carriera musicale, come quella attuale,  fatta di studio e passione.

 

Domanda: Com'è nata la tua passione per la musica e come hai capito che sarebbe diventato il tuo lavoro?

Risposta: In realtà è nato tutto in modo molto naturale; da piccola iniziai a suonare pianoforte, seguendo le orme di mia sorella, ma non cantavo ancora; a dodici anni lessi a scuola di un concorso canoro, tornai a casa e dissi a mia madre che avrei partecipato: rimase sbalordita, mi appoggiò e da quella volta mi misi in contatto con l'istituto di canto che aveva organizzato l'evento, iniziando a prendere lezioni. Poi ho frequentato il Liceo scientifico a Forte dei Marmi, una volta preso il diploma  avrei dovuto decidere cosa fare dopo, la classica estate della quinta superiore in cui si riflette sul proprio futuro, ma sapevo che la musica era tutto per me. Durante il mese d'agosto ho avuto la grande fortuna di incontrare Stefano Francesconi, attualmente mio personal manager e direttore artistico: mi propose una collaborazione, accettai ed eccoci qua. E' andata molto bene e grazie a lui ho avuto la possibilità di conoscere artisti e fare tante esperienze.

 

D: In quale stile musicale ti riconosci e quali sono gli artisti da cui hai tratto ispirazione?

R: Non amo riconoscermi in uno stile preciso: essendo una cantautrice dipende molto da come mi sento e  da come intendo caratterizzare le mie canzoni. Alcune sembrano  più pop oppure più rock, ma non esiste una regola fissa, quindi neanche un genere standard. Gli artisti che ho sempre ascoltato sono i grandi cantautori italiani come De Andrè, Battisti, Gaber, Jannacci; potrei dirti anche Niccolò Fabi per parlare di tempi più attuali.

 

D: Puoi parlarci delle tue collaborazioni passate, presenti e future?

R: Ho partecipato a molte competizioni canore a livello provinciale e regionale, in più ho avuto l'onore di aprire una serata al PalaBanco di Brescia come emergente; la manifestazione si chiama "Donne in Canto", ho affiancato artiste italiane di grande fama. Da aprile fino ad ottobre scorso sono stata in tour con Paolo Vallesi in qualità di musicista, ci siamo esibiti per più di 30 date in tutta Italia. Inoltre qualche settimana fa ho partecipato al festival musicale "Musicultura" a Macerata, dedicato alle nuove promesse fra i cantautori della musica popolare e d'autore contemporanea. Tra circa 850 partecipanti, sono riuscita ad arrivare in semifinale, verso fine febbraio dovrei saperne l'esito. Ad oggi sto lavorando all'uscita del mio primo album e collaboro con i due produttori Fabrizio Barbacci e Steve Lyon. Recentemente ho partecipato alla trasmissione televisiva "Amici", sfidando una cantante appartenete già alla scuola. 

 

D: Cosa hai provato di fronte alle telecamere di un Talent-Show con un grande peso mediatico come Amici e come hai preso il fatto che il pubblico in studio "tifasse" più per Paola, la ragazza già inserita nella scuola? 

R: Ero tranquilla. Il fatto che il pubblico tifasse per una ragazza che già conosceva è del tutto normale e l'ho accettato dal momento in cui ho deciso di partecipare. Mi sono complimentate con lei perchè è stata brava, mentre a me è servito come impatto televisivo per iniziare a farmi conoscere di più e come esperienza, adesso ho molti progetti a cui pensare.

 

D: Cosa pensi di Sanremo?

R: Sanremo è una grande opportunità ed un palco fondamentale per un cantante, il prossimo anno proverò a partecipare.

 

D: Qual'è la tua giornata tipo? Sei riuscita a rimanere in contatto con le tue amicizie del passato?

R: La mia giornata tipo è non avere programmi. Ma in genere quando mi alzo suono il pianoforte e passo molto tempo nello studio di registrazione a Montecatini, dove lavoro anche insieme all'arrangiatore Lorenzo Cioli. Abbiamo tanto da fare e dedico ogni giorno allo studio della musica, a 360 gradi. Sono rimasta in contatto con i miei amici, ma ognuno ha preso la propria strada ed è abbastanza difficile far coincidere gli impegni di tutti e vedersi. Ne approfitto per ringraziare i miei genitori, mi danno molta fiducia e mi sono vicini.

 

D: Ultima domanda; Dici che per te le parole contano molto; c'è una canzone oppure una frase, tra quelle che hai scritto, che preferisci e che senti più vicina rispetto alle altre?

R: Le mie canzoni sono tutte "figlie mie", è una domanda molto difficile, non saprei risponderti perchè non ne preferisco una su tutte, ma voglio che siano le persone a rispondere al mio posto: sarà il pubblico un giorno a dire a me quale delle mie canzoni preferiscono. 

 

Suggeriti

Informazioni sull' Autore Giacomo

Lascia un commento