Mostra di Kuzmin al museo Guidi di Forte dei Marmi

Il Museo Ugo Guidi e gli Amici del Museo Ugo Guidi Onlus presentano la mostra del pittore russo-italiano Dimitri Kuzmin dal titolo “Virtù Immutate”. L’artista presenterà in mostra icone, tratte dalla tradizione russa, dipinti di madonne, paesaggi veneziani, ritratti della figlia, una Gioconda e una Venere, una scultura reliquiario e disegni a carboncino.

La mostra realizzata nel “Museo Ugo Guidi” – MUG – di Forte dei Marmi, via Civitali 33, sarà inaugurata sabato 13 giugno 2015 alle ore 18:00 al Museo alla presenza dell’artista e del curatore Piero Garibaldi con presentazione di Marta Accallai e Elena Cencetti, collaboratrici del Museo Ugo Guidi per le zone Prato e Firenze, ad ingresso libero.

La mostra avrà una sezione presso l’espansione espositiva del Museo, Logos Hotel, via Mazzini 153, Forte dei Marmi.

L’esposizione sarà visitabile fino al 29 giugno 2015 al Museo Ugo Guidi con orario 18-20, lunedì chiuso, o su appuntamento: 348020538,  museougoguidi@gmail.com; al Logos Hotel aperta tutti i giorni dalle 9 alle 23.

 

“Nelle opere di Dimitri Kuzmin, maestro d'arte russo naturalizzato italiano, si può notare una continua compenetrazione di stili e tradizioni: icone tradizionali russe, copie di opere di famosi autori rinascimentali e vedute di Venezia mostrano un modo nuovo di vedere il mondo, dovuto ai continui scambi tra la madrepatria e l'Italia effettuati dall'autore durante la vita.

Una peculiarità dei pittori d'icone dell'epoca di maggior sviluppo, XII­XIV secolo, è la capacità di esprimere con immediatezza e vivacità le proprie idee, le proprie emozioni e quindi anche il sentimento che scaturisce dall'anima malgrado ogni convenzionalità dovuta alla serialità delle rappresentazioni iconografiche. Kuzmin unisce tutto ciò a tecniche prettamente occidentali apprese durante i numerosi corsi e attività svolte in Italia.

Un occhio di riguardo lo riserva a Venezia, luogo prediletto da Canaletto e Bellotto: Kuzmin li ammira e resta influenzato dalle loro opere ma le sue vedute della laguna sono costruite con toni bassi e sfumature delicate unite a un pizzico della solidità ed essenzialità che risuona nelle icone ortodosse.”

 

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