Il Lago dei Cigni: prima nazionale alla Versiliana di Marina di Pietrasanta

di Piotr Ilyich Tchaikovsky sono eseguite dall’Orchestra Stabile del Teatro Coccia di Novara mentre le coreografie sono di Alexander Vorotnikov. Il libretto a cui è ispirato il celebre balletto è di Vladimir Begitchev e Vasily Geltzer. La direzione è di Elik Melikov.

Lo spettacolo, il primo dei tre balletti in programma alla Versiliana (gli altri sono La Haute Cavalerie il 1 agosto e La Traviata “Maria Callas il Mito” il 15 agosto) si apre sui ricchi festeggiamenti per il ventunesimo compleanno del Principe Sigfrido: la festa è nel parco del castello e il precettore Wolfgang introduce gli ospiti invitati al ballo. Arriva la regina madre che desidera che il figlio si scelga una fidanzata: perciò al ricevimento della sera seguente a corte gli verranno presentate le pretendenti. Sigfrido è turbato dalle raccomandazioni della madre: non è ancora attratto dall'amore. Malinconico, al calar della sera, vedendo uno stormo di cigni volare in cielo, decide di andare a caccia per distrarsi. In riva ad un lago tende la sua balestra verso un gruppo di cigni che improvvisamente si trasformano in giovani donne, e fra tutte rimane affascinato dalla principessa Odette che gli confida il sortilegio del mago Rothbart, di cui è vittima: le fanciulle si trasformano ogni giorno in cigni per poi riprendere le loro vere sembianze al calar della notte. L'incantesimo potrà essere spezzato solo se qualcuno giurerà loro eterno amore. Il principe, conquistato da tanta bellezza, le giura eterno amore.

Il secondo atto è ambientato nella sala da ballo del castello dove la regina madre e Sigfrido accolgono le fanciulle candidate alla sua mano: il giovane principe danza con loro ma non decide per nessuna di esse perché ha ormai nel cuore Odette. La festa viene interrotta dall'improvviso arrivo di un misterioso cavaliere che accompagna una fanciulla vestita di nero. La ragazza è la figlia del cavaliere ed è identica a Odette. Ammaliato, Sigfrido la sceglie fra tutte come consorte ma subito gli è svelato l'inganno: il cavaliere non è altri che Rothbart con la figlia Odile e il destino della povera Odette è segnato. Sulle rive del lago Odette è disperata. Sigfrido, sconvolto dal dolore, la raggiunge implorando il suo perdono e sconfigge il malefico Rothbart. L'incantesimo è spezzato: le fanciulle cigno sono libere. L'alba illumina i due giovani che, insieme all'amore, hanno conquistato la desiderata felicità.

 

NOTE

Nato dall’elaborazione di una composizione scritta dall’autore nel 1871, nell’intento di divertire i nipotini durante una vacanza, il “Lago dei Cigni” costituisce il prototipo della rinascita musicale del balletto dopo esempi ottocenteschi di scarso interesse musicale. Dopo un infelice debutto nel 1877 con una non soddisfacente coreografia di Julius Reizinger ed una interpretazione non eclatante del ruolo di Odette, a pochi mesi dalla scomparsa del musicista il coreografo Marius Petipa pensò di riproporne, sulla scia del successo di “Bella Addormentata”, una nuova versione. Coadiuvato dal bravo Lev Ivanov, che ne realizzò gli eterei “atti bianchi”, il coreografo mise in scena dapprima solo il secondo atto (29 febbraio 1894, Teatro Marijinskij di Pietroburgo) e, visto il trionfo, nel 1895 l’edizione integrale con la grande Pierina Legnani nel doppio ruolo principale di Odette-Odile. Il secondo ed il quarto atto, chiamati “atti bianchi”, rappresentano una vera e propria architettura in movimento dove i gruppi di cigni si incrociano e snodano, formando stormi in volo e assumendo pose che richiamano quelle di veri cigni. Totalmente diversa dall’atmosfera onirica sulle rive del lago è quella del primo e terzo atto, ambientati a corte e ricchi di danze di carattere e divertissement dove il virtuosismo tecnico ha parte dominante. Il doppio personaggio Odette-Odile, che si rivela con un forte, dolente lirismo nella prima ed una seducente aggressività nella seconda, contiene in sé quel tema conflittuale tra bene e male tanto caro al romanticismo e che fa della fanciulla-cigno l’immagine più famosa e rappresentativa del balletto classico.

 

BALLETTO DI MOSCA “LA CLASSIQUE

Fondato nel 1990, il Balletto di Mosca di Coreografia Classica – “La Classique”, annovera fra le sue file danzatori di notevole tecnica classico – accademica provenienti dai maggiori teatri russi, dal Teatro Bolscioi di Mosca al Kirov di St. Pietroburgo, da Kiev a Odessa e altri. Sempre molto richiesto, il Balletto di Mosca – La Classique ha recentemente entusiasmato le platee di tutto il mondo con un internazionale tour di successo, raccogliendo consensi ed ovazioni in paesi quali Egitto, Marocco, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Italia, Austria, Norvegia, Israele, Thailandia, Taiwan, Cina,Giappone, e Australia. Composta da 48 elementi fra corpo di ballo, solisti e primi ballerini la compagnia, la cui direzione artistica è affidata a Elik Melikov, vanta in repertorio i più famosi titoli della tradizione tersicorea: Giselle, Il Lago dei Cigni, Don Chisciotte, La bella addormentata, Lo Schiaccianoci, ecc.

 

Prezzi

Poltronissima                              40 euro

Poltrona I Settore                       30 euro

Poltrona II Settore                      25 euro

Tribuna                                         15 euro

(La riduzione del 10% si applica ai minori di anni 14 e maggiori di anni 65, e portatori di handicap)

 

Prevendita

Info biglietteria Viale Morin, 16 – 55044 Marina di Pietrasanta. Tel. Biglietteria 0584/265757-58. Orario: 10-13 e 16.30-19,30.

Prevendita online: ticketone e viva ticket

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