…a far ridere gli spettatori della Versiliana (e fra essi molti giovani) con scenette quali il corvo e la volpe o con quella della gigantesca matriosca, regalatagli dalla badante rumena dell’erede al trono Vittorio Emanuele II° o le ricorrenti “punzecchiature” rivolte ai nostri politici tanto gradite al pubblico. E mescolate a queste, si aprono delle parentesi di riflessione su temi di attualità che emozionano, come la canzone che racconta la storia dell’immigrato clandestino che attraversa il mare a nuoto per arrivare a Milano, alla ricerca di casa e lavoro, ma dalla quale viene cacciato e forse l’unica speranza è ritornare indietro. Nell’atmosfera milanese, con la sua nebbia, la pioggia, il dialetto utilizzato dai due comici, la serata scivola via fra l’entusiasmo e l’ovazione del teatro che fatica a staccarsi da loro alla fine dello spettacolo. E loro, come omaggio, salutano tutti con la famosa “E la vita la vita ” e con la splendida interpretazione de “ L’uselin de la comare”.
Margherita Barbieri