All’ospedale Versilia è stato attivato il primo reparto di riabilitazione ospedaliera ad alta attività assistenziale dedicato a pazienti Covid positivi.
“La riorganizzazione è stata necessaria – evidenzia in una nota, diffusa dall’Ansa,
il direttore dell’unità operativa Federico Posteraro – in quanto il problema dell’assistenza alle persone affette da polmonite da Covid si sta lentamente ma progressivamente spostando dalla fase più acuta verso quella degli esiti allentando la pressione sulle terapie intensive ma incrementandola sui reparti di area medica e riabilitazione”.
Sulla base di questo andamento, la riabilitazione del Versilia ha riorganizzato le sue due strutture non dividendole più per intensità assistenziale ma per negatività o positività al Covid.
Sono nati quindi due reparti dotati di personale, competenze ed attrezzature in grado di gestire utenti ad alta complessità assistenziale a prescindere dalla positività o meno al virus. In un reparto vengono quindi ospitati utenti con disabilità conseguenti a pregressa infezione da Covid ma definiti guariti (due tamponi negativi a distanza di 48 ore l’uno dall’altro), mentre nell’altro vengono gestiti utenti ancora positivi al Covid. In entrambi i reparti vengono assistiti e sottoposti ad intervento riabilitativo intensivo persone in respiro spontaneo ma che possono ancora necessitare di supporto alle funzioni vitali come ossigenoterapia, presenza di cannule trachetomiche, nutrizione artificiale, ecc, prosegue la nota. Anche se la nuova organizzazione ha ridotto il numero dei posti letto destinati agli utenti no Covid, grazie alla riforma del Servizio sanitario regionale (la costituzione della grande Asl) stato facile attivare una rete di percorsi, in particolare con la struttura di riabilitazione collocata nell’ospedale di Barga, struttura no Covid diretta da Ivano Maci, che sta ricevendo gli utenti di tutta l’Area Nord