La coppia-Barbarossa-Marcorè alla Versiliana

ruoli per affrontare temi più o meno seri, sempre e comunque sfruttando il comune piacere di colloquiare tra amici: calcio, poesia, letteratura, politica, cinema ed ovviamente, musica e teatro. Uno spettacolo che vanta da un lato, la presenza di Luca Barbarossa, che non ha certo bisogno di presentazioni, dall'altro l'eccezionale talento comico di Neri Marcorè plasmato da anni di televisione e cinema: dalle edizioni di "Mai Dire Gol" alle trasmissioni al fianco di Serena Dandini ai recenti lavori cinematografici di Pupi Avati come "Il cuore altrove" e "Gli amici del bar Margherita". L'iter della risata parte tutto da un "mix" tra il nuovo disco di Barbarossa "Via delle storie infinite" e le gags inventate sul momento dall'eccezionale comico marchigiano. Ironie, percorsi di parole, improvvisazioni ed improvvisate schermaglie: questa la colonna vertebrale dello spettacolo che filtra dalla storia della musica italiana, oltre alle produzioni dello stesso Barbarossa, anche quelle di cantautori ormai epici del calibro di Giorgio Gaber e Fabrizio De Andrè. Nel prestigioso teatro all'aperto del Festival La Versiliana non solo Faber ed il signor G: dove voci, battute e nuove consonanze  finiscono si lascia spazio al sound acustico di una band affiatata composta da Mario Amici alla chitarra acustica, armonica e classica, Stefano Cenci al pianoforte ed alle tastiere, Roberto Polito alla batteria ed alle percussioni, al basso Mauro Formica e Claudio Trippa alla chitarra elettrica. Laparola d'ordine è "improvvisazione" perché ogni volta, ciascuna replica, sia un vero e proprio debutto. L'importante è però, sempre e comunque, stare "Attendi a quei due".

 

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