Oltre 50 mila mascherine distribuite, gratuitamente, durante il complicato periodo della pandemia. Un percorso, straordinario, di solidarietà in terra di Versilia e non solo che porta la firma, ispiratrice, di Rachele Nardini e di un gruppo di amiche. Un percorso che resterà nel cuore di molte persone anche perché Rachele e le amiche hanno cucito e confezionato ogni giorno in questi ultimi 2 mesi e mezzo. E lo hanno fatto senza chiedere, senza fare pesare, ma solo con una consapevolezza: quella del condividere con la propria comunità.
Ecco, quelle mascherine, indossate in ospedale, dalle associazioni di volontariato e da tutti coloro che non potevano e non riuscivano ad avere un proprio dispositivo hanno superato a pieni voti l’esame, in chiave protezione e sicurezza, dell’Università di Firenze.
“ Un mese fa ho sentito l’esigenza di verificare se le mascherine che avevamo distribuito gratuitamente per tutta la pandemia fossero davvero efficaci.
In emergenza – fa sapere Rachele Nardini – è giusto partire di corsa, consultandosi con Asl, tecnici e medici sui materiali idonei e dare subito un aiuto, ma poi, con la calma è necessario fare passaggi ulteriori come l’analisi del prodotto.
Un ringraziamento speciale al consigliere regionale Stefano Baccelli per avermi suggerito l’iter da seguire e per aver preso in custodia le nostre mascherine traghettandole, anche fisicamente, fino a Firenze avendo premura di mandarmi prontamente i risultati”.
Doveroso citare i nomi, senza dimenticare le tappezzerie e le sartorie, di chi ha contribuito a realizzare il progetto.
Rachele Nardini,
Monia Bugiani
Natalia Carducci
Giovanna Cinquini
Roberta Mariani
Roberta Fubiani
MariaGiulia Palai
Lucia de La Sartoria
Sandra Nardini
Massimiliano Biagi
Tappezzeria Ottomana, tappezzeria Martinelli, tappezzeria Armonie d’interni, tappezzeria Apm, tappezzeria Fabric Line, NonsoloMoquette, Stefano Bertuccelli, Tappezzeria Pellegrini, Sartoria del Mare di Querceta.
Per una distribuzione fatta direttamente dalla propria abitazione da Rachele Nardini e ancora grazie a Croce Verde, Croce Rossa Italiana e Misericordia. A chiosa una frase che, oggi, più che mai, bene si addice a questo splendido progetto: “ IO SONO CIO’ CHE HO DATO”.