In questa foto – che risale al 2013 in Botswana, ma la crudeltà non va in prescrizione – il capo della Nra, potente lobby delle armi statunitense, ride compiaciuto insieme alla moglie dopo avere cercato di uccidere – si cercato perché è poi dovuta intervenire una terza persona per il colpo finale – un elefante.
Lui, il capo, si chiama Wayne LaPierre e nel video che oggi rimbalza con tutta la sua violenza basica in rete, per 3 volte spara all’elefante da distanza ravvicinata non riuscendo però ad ucciderlo. Si innervosisce mr Wayne, ma alla fine il suo smisurato ego si acquieta quando l’animale – l’elefante – stramazza per terra e, dopo presumiamo indicibili sofferenze, muore. Lady LaPierre, raccontano le cronache, allora decide di tagliare la coda all’elefante: vuoi mettere il trofeo, la soddisfazione, il gesto ‘eroico’ su un corpo inerme.
Questa la cronaca di quel giorno che ben descrive l’infinita miseria umana. Aggiungere parole scritte servirebbe a poco: di mr e lady LaPierre, purtroppo, il mondo è pieno.
Uomini e donne piccoli piccoli.
In fondo la terra è abitata da tempo immemorabile da uomini e animali: gli uni sono spesso violentemente istintivi, stupidi, aggressivi, arroganti e si uccidono fra loro. Gli altri sono animali.
lucabasile