Pochi giorni prima degli esami di maturità, uno studente viareggino, in preda forse allo stress da esame, decide di inviare una mail offensiva ad una sua insegnante.
Per farlo però (sperando forse di riuscire a farla franca), utilizza la casella di posta elettronica di una sua compagna di classe. L'insegnante, conoscendo la ragazza e pensando immediatamente che non fosse stata lei a commettere un gesto simile, si rivolge alla Polizia Postale delle Telecomunicazioni di Lucca.
Gli inquirenti, dopo un' attenta analisi della lettera, hanno ricostruito la verità e scoperto il vero numero di telefono a cui era collegato il computer che ha inviato l' email.
La ragazza che era all'oscuro di tutto è stata realmente considerata incolpevole.
Lo studente cui hanno contestato il reato invece ha subito una doppia accusa: denunciato a piede libero per ingiurie e sostituzione di persona.
Quella dunque che sembrava essere una bravata, si è rivelata una vera e propria accusa.