CINQUE FOTO: LA BESTIALITA’ DELL’UOMO

Scriveva Tristan Bertrand:” Due cose mi stupiscono. L’intelligenza delle bestie e la bestialità degli uomini”.  La bestialità dell’umano che massacra, psicologicamente e fisicamente, l’animale.

Nelle  cinque foto, a seguire, servono poche parole. Solo amare didascalie.

La prima e’ l’istantanea di uno sguardo, quello dell’animale che sta per essere macellato. E’ uno sguardo terrorizzato perché  cosciente della propria fine: davanti e intorno a se’ c’è solo morte.

Nella seconda foto un piccolo cerbiatto cerca riparo dai cacciatori nascondendosi dietro una carcassa in plastica. Quella carcassa in plastica, ai suoi occhi, e’ la mamma che dovrebbe proteggerlo. I cacciatori lo sanno perché sono loro a posizionare  quei ‘ giocattoli’ proprio come esca per attirare i cerbiatti e i caprioli. Per poi sparare.

Nella terza immagine un agnello, con il marchio della macellazione impresso sul dorso, sta cercando di raggiungere la mamma. Dal quale e’ stato strappato. Prova a scappare dal branco destinato da li’ a poco a morire.

Nella foto successiva una mucca, incappucciata, in attesa di essere trasportata altrove, si appoggia rassegnata e impaurita, confortata da altre 2 mucche.

La quinta foto racchiude una speranza: due agnelli   salvati, all’ultimo istante , dalla macellazione. Un uomo ha pagato per la loro salvezza e se li è portati  via, adottandoli.

C’è una sesta foto che non mi sono sentito di pubblicare. Perché, se possibile, e’ una foto ancora più terribile delle precedenti. Si vede il sangue dei corpi macellati  e un piccolo agnello che osserva i resti: e’ già posizionato sul suo patibolo in attesa di essere ucciso. E lo lasciano li’, a percepire il dolore e la paura della sua morte.

Lo avevo premesso: non servono troppe parole, di fronte a queste immagini, per descrivere la crudeltà e la vigliaccheria dell’umano. Che uccide, terrorizza e umilia fino all’ultimo istante l’essere indifeso.
…Buona Pasqua.

lucabasile

 

 

 

 

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