Il Massese Ceccarelli, oro agli Europei indoor di Instabul sui 60 mt piani

Racconta l’impresa il tecnico Marco del Medico.

Sono passati da pochi minuti le 19 in Italia, le 21 in Turchia dove Samuele Ceccarelli si è appena laureato campione europeo dei 60 metri battendo sua maestà Marcellc Jacobs ripetendo l’impresa dei campionati italiani di qualche giorno fa. Marco Del Medico allenatore di Ceccarelli ci risponde al telefono: «Al Tirreno devo per forza rispondere», poi non trova le parole per commentare un’impresa che ha qualcosa di inspiegabile solo per chi non ha seguito il lavoro di questi mesi di Samuele, cresciuto giorno dopo giorno. Agli allenamenti al Campo di Atletica dopo la vittoria agli Italiani il cellulare squillava in continuazione, perché tutti vogliono un pezzo di quel ragazzo d’oro che studia all’università, ha un sorriso per tutti, saluta i ragazzini che vogliono una foto con lui e non dimentica gli amici di sempre. Poteva essere un problema diventare di colpo un uomo da battere e invece, è stato un crescendo. Marco Del Medico è l’allenatore che ha lavorato sulle sue gambe, ma anche sulla sua testa, lo ha convinto che poteva vincere agli Italiani e poteva dire la sua a questi Europei. Poi vincere è un’altra cosa e Del Medico lo sa. Dopo qualche secondo in cui non proferisce parole, l’allenatore d’oro si scioglie: «È stata una giornata devastante – dice – ci siamo alzati poco dopo le 4 del mattino perché alle 9 (7 italiane ndr) c’era la prima batteria e la finale era alle 21 ora locale. Nel mezzo ci si è messa qualche linea di febbre a metà pomeriggio che ci ha messo un po’ di preoccupazione ed invece, siamo a commentare un risultato mondiale nelle semifinali con il suo personale. Poi c’era la finale e si sa che una finale mette dentro tantissimi fattori. Samuele è stato semplicemente strepitoso. Non mi chiedere cosa ha fatto questo ragazzo perché è un qualcosa che non so spiegare. Qualche mese fa era visto come una buona promessa, oggi ha vinto un campionato europeo mettendo in riga uno dopo l’altro campioni blasonati. Quando torneremo non lo so perché si aprono tante nuove opportunità per questo ragazzo che ha dimostrato di saper gestire anche i grande eventi e questo è una qualità di pochi. Non so cosa provo ora, sono passati cinque minuti e sono ancora nella fase della follia, in cui accarezzi un sentimento che somiglia molto alla felicità. Se mi avessero detto che faceva questi tempi forse non ci avrei creduto. Di sicuro ci speravo, sapevo che se la poteva giocare, ma tra la speranza e la vittoria ci corre».

E questo ragazzo quando si tratta di correre non si tira indietro, Il Jet delle Apuane stupisce ancora .l

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