L’episodio più grave (almeno finora) è successo alcuni giorni fa, al Varignano. Un’auto con un bambino piccolo a bordo viene sfiorata da un limone lanciato a tutta forza. Il guidatore non capisce bene che cosa stia accadendo ma vede un oggetto sfiorare il finestrino posteriore e rischia di sbandare. Si impaurisce, scende dall’auto anche per assicurarsi che al bimbo non sia accaduto nulla e si trova sotto attacco: viene preso di mira da una “sassaiola” di agrumi.
Sul momento non riesce a capire chi lo stia colpendo. E chi gli abbia lanciato un limone a tutta forza contro un’auto in transito sfiorando il vetro posteriore che protegge il bambino nel suo seggiolino. I cecchini, vigliacchi, si sono nascosti dietro una siepe per non farsi individuare. E soprattutto per poter continuare anche a buttare aranci contro auto e passanti, fino a quando hanno deciso di essersi stancati del “giochino”. E si sono dileguati fra i palazzi e le viette del quartiere. Episodi simili sono stati segnalati anche da altri residenti che hanno subito stessa sorte nel recarsi a casa, transitando da alcune strade, dove agisce indisturbato questo gruppetto di ragazzini – una vera baby gang – che si diverte a creare pericolo al Varignano, a mettere in difficoltà le persone, a spaventarle, soprattutto se sono anziane.
Di solito agiscono appena scende il buio e prediligono via del Forcone per le loro scorribande, perché è meno trafficata e perché consente di nascondersi meglio. Ora però, i residenti si sono stancati di queste prepotenze. E annunciano che segnaleranno questi fatti alle forze dell’ordine, prima che possano proseguire gli assalti alle auto che potrebbero rischiare di far finire qualcuno fuori strada. Del resto, i lanci sono violenti come testimoniano gli agrumi lasciati per strada lungo via del Forcone o addirittura rimasti incastrati nella recinzione metallica dell’asilo Il Coriandolo. Anche ieri pomeriggio in un negozio si stava parlando di questi episodi, perché ovviamente chi abita al quartiere Apuania vede cosa rimane a terra degli attacchi alle auto con limoni e aranci. «È giusto parlarne – commenta un residente – perché è bene che si renda pubblico quanto avvenuto in modo che anche le forze dell’ordine possono intervenire. Basti ricordare che qualche anno fa i carabinieri furono oggetto sempre al Varignano di una sassaiola da parte di giovani mai identificati. O meglio: i sospetti su chi fossero c’erano, eccome, ma non saltarono mai fuori prove certe. Quindi quei teppisti la fecero franca. Ecco perché anche in questo caso, i cecchini delle auto credono di passarla liscia».
Solo che ora la gente è più stanca e meno disposta a distogliere lo sguardo. E li identifica come quelli che montano anche sui bus di linea senza biglietto, comportandosi con arroganza nei confronti dei controllori e dei passeggeri più anziani.