Lo smottamento dovuto molto probabilmente alle piogge, tecnici Arpat sul posto per verificare problemi ambientali. Aurelia invasa dall’acqua e liquami in arrivo al lago di Porta
Il crollo di un argine di argilla all’interno della discarica di Cava Fornace –probabilmente a causa delle piogge – ha creato uno sversamento copioso e difficile da fermare di liquami dall’interno del sito di stoccaggio di rifiuti, in uscita direttamente dalla porta principale del sito, verso l’esterno. Aurelia invasa dall’acqua frammista a terra e argilla, ma la strada rimane transitabile. In un territorio dove gli scempi ambientali sono all’ordine del giorno la paura è che l’acqua che sta uscendo sia mista ai rifiuti interrati nel sito di stoccaggio.
Da questo punto di vista ci sono delle rassicurazioni, anche se il condizionale al momento è d’obbligo. A darle è il sindaco Gianni Lorenzetti: «È crollato l’argine che tiene la discarica, con l’aumento della pressione dell’acqua che viene giù. Le prime valutazioni fatte dai tecnici dicono che il liquido che sta fuoriuscendo sia solo percolato, acqua e argilla. I rifiuti non si dovrebbero essere mossi. Chiaramente Arpat ha fatto i prelievi e solo con quelli si potrà dire con certezza di cosa si tratta».
La preoccupazione è che il liquido in uscita finisca nel lago di Porta tramite i fossi, con eventuali conseguenze ambientali ancora più importanti. Sul posto sono intervenuti la polizia municipale di Montignoso, Massa e Pietrasanta, oltre ai carabinieri e appunto ai tecnici Arpat che stanno facendo i rilievi sui liquidi sversati.
Il sindaco Alberto Giovannetti di Pietrasanta ha disposto l’apertura del Coc (il Centro Operativo Comunale). «Sarà a breve inviato alert system per informativa alla popolazione», comunicano dal Comune.
Alle 11 la situazione al lago di Porta porta ovviamente i segni di quanto successo con lo smottamento all’interno di cava Fornace: le acque sono torbide, di colore marrone. Il Consorzio Bonifica ha semi chiuso le saracinesche per l’immissione dell’acqua che arriva dall’Aurelia. Una parte del liquido che è in uscita dalla discarica di Cava Fornace è finita in un fossato che corre parallelo all’Aurelia e da lì finisce poi dentro al lago di Porta. Per questo le condutture sono state bloccate, in modo da evitare che i liquami arrivino direttamente nel lago. I tecnici hanno anche messo il nastro rosso per impedire l’accesso alla persone.